Banner Leonardo

Raul Gandhi: “Sono stato destituito perché Modi teme il mio prossimo discorso in parlamento”

"Ho visto la paura nei suoi occhi. Ecco perché non vogliono che io parli"

© Agenzia Nova - Riproduzione riservata

Rahul Gandhi, figura di spicco del Congresso nazionale indiano (Inc), principale partito di opposizione in India, ha dichiarato di essere stato destituito dalla carica di deputato perché il primo ministro Narendra Modi teme quello che avrebbe da dire. “Sono stato destituito perché il primo ministro ha paura del mio prossimo discorso”, ha dichiarato oggi in conferenza stampa, la prima tenuta dalla sua condanna per diffamazione e dalla successiva destituzione dalla carica parlamentare.

“Ho visto la paura nei suoi occhi. Ecco perché non vogliono che io parli in Parlamento”, ha aggiunto l’ormai ex deputato. Nel suo intervento, raccolto da “New Delhi Television”, Gandhi ha attaccato tutto il Partito del popolo indiano (Bjp), lo stesso del premier Modi e dal quale è venuta la denuncia all’assemblea legislativa statale del Gujarat, presentata da Purnesh Modi, un membro del parlamento statale senza parentela con il premier. Gandhi ha aggiunto che, anche se dovessero destituirlo a vita, continuerà “a fare il (suo) lavoro”. Rahul Gandhi è stato condannato il 23 marzo per diffamazione a due anni di carcere e al pagamento di una multa di 15 mila rupie (poco meno di 170 euro) da un tribunale penale (Chief Judicial Magistrate’s Court) di Surat, nello Stato del Gujarat, ai sensi delle sezioni 499 e 500 del codice penale. La sentenza è stata sospesa per 30 giorni e al condannato è stata concessa la libertà su cauzione in attesa del ricorso in appello. Nonostante la sospensione, la segreteria parlamentare ha comunicato la decadenza dalla carica di deputato, prevista in casi di pene detentive superiori a due anni dalla legge Representation of Peoples Act.

Gandhi è stato giudicato colpevole (dal giudice H.H. Varma) per una frase pronunciata nel 2019, durante la campagna elettorale per le elezioni politiche. “Nirav Modi, Lalit Modi, Narendra Modi. Come mai tutti i ladri hanno Modi come cognome?”, aveva domandato durante un comizio a Kolar, nel Karnataka, elencando prima del premier il magnate dei diamanti al centro di una presunta frode miliardaria ai danni della banca pubblica Punjab National Bank (Pnb) e l’imprenditore e dirigente del cricket accusato di irregolarità finanziarie, entrambi fuggiti a Londra. A denunciare Gandhi è stato come detto Purnesh Modi, membro dell’assemblea legislativa statale del Gujarat, del Partito del popolo indiano (Bjp), lo stesso del primo ministro. Il processo è stato poi sospeso, ma a febbraio l’Alta corte del Gujarat ha annullato la sospensione. Gandhi era presente in aula quando è stato pronunciato il verdetto. Precedentemente era comparso in tre occasioni e si era dichiarato non colpevole sostenendo che quella frase fosse “non intenzionale”. Trattandosi di un caso penale non può ricorrere direttamente alla Corte suprema, ma una terza parte può farlo, in nome di un più ampio interesse pubblico.

Leggi anche altre notizie su Nova News
Seguici sui canali social di Nova News su Facebook, Twitter, LinkedIn, Instagram, Telegram

© Agenzia Nova - Riproduzione riservata

ARTICOLI CORRELATI

Ultime notizie

Sfiorata la collisione tra navi militari di Usa e Cina nello stretto di Taiwan

Secondo il quotidiano canadese "Global News", una nave da guerra della Marina cinese ha aumentato la velocità in prossimità del cacciatorpediniere statunitense Uss Chong-Hoon e ha effettuato una brusca virata, tagliandole la rotta e arrivando a meno di 150 metri dalla sua prua

Messico: ritrovati 45 sacchi con resti umani durante le ricerche di sette giovani scomparsi

L'ufficio del procuratore di Stato di Jalisco in una nota inviata ai media precisa che i resti appartengono tutti a persone di circa 30 anni

Da Alghero a Torino: volo salvavita per una neonata di 42 giorni

Un velivolo Falcon 900 del 31esimo Stormo dell'Aeronautica militare ha imbarcato, all'interno di una culla termica, la piccola paziente, accompagnata dalla sua mamma, da una dottoressa e da un'infermiera

Sudan: l’esercito regolare organizza i rinforzi a Khartum

Si ipotizza una nuova offensiva contro le Forze di supporto rapido
Lloyd Austin Usa

Usa-Cina, Austin: Pechino si impegni in un dialogo per evitare conflitti nella regione dell’Asia-Pacifico

Il segretario alla Difesa degli Stati Uniti si è riferito in modo esplicito alle operazioni condotte da aerei cinesi che effettuano "intercettazioni rischiose di aerei statunitensi e alleati che volano legalmente nello spazio aereo internazionale"

Altre notizie

Golfo: il comandante della Marina iraniana annuncia una forza navale congiunta con sette Paesi della regione

"Quasi tutti i Paesi della regione dell'Oceano Indiano settentrionale sono giunti alla conclusione che devono sostenere la Repubblica islamica dell'Iran e stabilire congiuntamente la sicurezza con una significativa sinergia"

Turchia: Erdogan auspica l’unità nel suo primo discorso dopo il giuramento

"Promettiamo di lavorare con tutte le nostre forze per proteggere la gloria e l'onore della Repubblica di Turchia, per promuovere la sua reputazione e per glorificare il suo nome nel mondo per cinque anni", ha detto il capo dello Stato
Josep Borrell

Borrell: “In Ucraina non possiamo accettare la pace del più forte”

"Il Paese diventerebbe una seconda Bielorussia"

Tre militari israeliani perdono la vita in uno scontro a fuoco nel deserto del Negev

Fonti vicine all'ufficio del primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu: "Le azioni di un ufficiale di polizia egiziano che oggi ha ucciso tre militari israeliani non sono in alcun modo rappresentative della forte cooperazione in materia di sicurezza tra Israele ed Egitto"

Il presidente del Consiglio Meloni in visita ufficiale in Tunisia la prossima settimana

Lo riferisce presidenza della Repubblica nordafricana in una nota, dopo una conversazione telefonica intercorsa tra il capo dello Stato tunisino, Kais Saied, e la responsabile del governo italiano