Putin avvisa: “Non usiamo armi ipersoniche in Ucraina ma le abbiamo”

Questa mattina il presidente russo si è recato in visita per la prima volta a Mariupol: "Persone normali non farebbero alcune delle azioni dei militari ucraini in questa città"

Putin
VLADIMIR PUTIN

La Russia non sta impiegando armi ipersoniche durante la sua operazione militare in Ucraina, ma le possiede insieme ad altri sistemi sofisticati, che non erano disponibili all’inizio della crisi ucraina nel 2014. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin ha detto in un’intervista all’emittente televisiva “Rossija-1”. “All’epoca non avevamo armi ipersoniche, e ora le abbiamo. Sì, non le usiamo, ma le possediamo. Abbiamo anche altri sistemi di difesa moderni, ma nel 2014 non avevamo niente del genere “, ha detto Putin.

Nel corso dell’intervista poi il presidente della Russia ha detto che sperava di risolvere la questione del Donbass pacificamente, ma i partner occidentali hanno mentito e preparato l’Ucraina alle ostilità. Durante l’intervista, a Putin è stato chiesto se valesse la pena lanciare un’operazione militare speciale in Ucraina nel 2014 e il presidente ha risposto che la Russia partiva dal presupposto che Mosca sarebbe stata in grado di risolvere il conflitto con mezzi pacifici e non cercava lo scontro. “E tutto ciò che è accaduto in Crimea è accaduto, come sapete. Questo è ovvio a tutti. Semplicemente non potevamo rifiutare il nostro sostegno e la nostra protezione alla Crimea. Era nostro sacro dovere proteggere la Crimea”, ha detto Putin. “Per quanto riguarda il Donbass, contavamo sul fatto che saremmo stati in grado di risolvere pacificamente questo problema. Ma come risulta ora, lo vediamo – siamo stati semplicemente presi per il naso, nessuno dei nostri cosiddetti partner stava cercando di risolvere qualsiasi cosa con mezzi pacifici, ma ha semplicemente riempito di armi l’Ucraina e l’ha preparata alle ostilità”, ha sottolineato Putin.

La visita a Mariupol

Questa mattina Putin ha visitato per la prima volta la città di Mariupol. “Persone normali” non farebbero alcune delle azioni dei militari ucraini a Mariupol”, ha dichiarato il presidente. Il capo dello Stato russo ha guidato quindi un’auto visitando diversi quartieri della città e visitando alcuni luoghi della città, fra cui un ospedale e la filarmonica. Putin ha visionato i cantieri di alcuni quartieri in fase di ricostruzione, alcune strutture sociali ed educative e nel quartiere di Nevskij ha parlato con alcuni residenti locali discutendo con loro della ricostruzione della città dopo i danni causati dalla guerra con l’Ucraina. Secondo quanto riferito da Khusnullin durante una visita in un ospedale, le forze armate ucraine avrebbero estratto dei dispositivi sanitari dai corpi di alcune persone morte a causa degli scontri armati in città. “Persone normali non lo farebbero”, ha risposto Putin a tali affermazioni.

“La popolazione ha cominciato a tornare. Quando hanno visto che era in corso la ricostruzione, i cittadini locali hanno iniziato a tornare attivamente. La popolazione sta aumentando”, ha detto Khusnullin, secondo cui oltre alla filarmonica, che è stata restaurata in soli tre mesi, l’obiettivo è quello di ripristinare in piena attività l’aeroporto entro il 2025. Khusnullin ha detto che l’edificio dell’aeroporto è stato gravemente danneggiato, a causa delle ostilità, ma la pista è stata più o meno preservata. “L’abbiamo inserito nel piano, lo ricostruiremo entro la fine del 2023. Prevediamo che sarà un aeroporto a tutti gli effetti con la possibilità di volare in tutte le città della Russia e all’estero”, ha riferito Khusnullin che, rispondendo a una richiesta di precisazione di Putin ha indicato “il 2025”, come data finale della rimessa in funzione dello scalo. Infine, il vicepremier ha parlato della ricostruzione della strada fra Mariupol e Donetsk, un’opera già completata che consente di viaggiare fra le due città in solo un’ora.

Intanto le autorità ucraine della città portuale sotto il controllo russo dallo scorso maggio, hanno condannato la visita effettuata dal presidente russo Vladimir Putin. “Il criminale internazionale Putin ha visitato nella notte la città occupata di Mariupol” “probabilmente per non vedere alla luce del giorno la città distrutta dalla sua ‘liberazione’”, ha scritto il consiglio comunale sul suo canale Telegram. L’appellativo riservato a Putin è un chiaro riferimento al mandato d’arresto spiccato nei giorni scorsi dalla Corte penale internazionale nei confronti del presidente russo.

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