La prossima udienza del caso che vede imputato l’oppositore russo, Aleksej Navalnyj, per il reato di diffamazione nei confronti di un veterano della Seconda guerra mondiale si terrà il 20 febbraio. Lo ha annunciato il giudice che dirige il processo in corso nel tribunale distrettuale Babushkinskij di Mosca che ha ritenuto necessario un nuovo rinvio dopo che il pubblico ministero e i legali della difesa hanno presentato le rispettive richieste per la conclusione del caso.
Processo Navalnyj: chiesta una multa da 950 mila rubli
L’accusa ha chiesto una multa di 950 mila rubli (circa 10 mila euro), mentre la difesa la completa assoluzione di Navalnyj. Il codice penale russo per il reato di “diffamazione contro un veterano” non prevede una condanna alla reclusione. Le accuse contro Navalnyj sono state avanzate prima che le pene per il reato di diffamazione online fossero inasprite alla fine del 2020. La fattispecie che vede imputato Navalnyj prevede come pena massima una multa sino a un milione di rubli (circa 11.200 euro) o 240 ore di lavori socialmente utili.
Le accuse seguono la campagna per la riforma costituzionale dello scorso anno, durante la quale l’emittente radiotelevisiva “Rt” ha pubblicato un video che mostrava alcune personalità pubbliche russe che sostenevano gli emendamenti promossi dal partito di governo Russia Unita. Navalnyj, in quell’occasione, commentò la vicenda con un tweet in cui definiva i partecipanti a questa campagna dei “lacchè corrotti”, una “vergogna per il Paese” e dei “traditori”. Il Comitato investigativo russo ha quindi aperto un procedimento contro Navanlyj accusandolo di aver diffuso “informazioni consapevolmente false” volte a screditare “l’onore e la dignità” di un veterano della Seconda guerra mondiale, ovvero una delle personalità apparse nella clip. Per quest’accusa, l’oppositore rischia altri due anni di carcere.