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Prende forma l’Iniziativa per lo scudo aereo europeo

L'iniziativa, guidata dalla Germania, riunisce altri 16 Stati: Belgio, Bulgaria, Danimarca, Estonia, Finlandia, Lettonia, Lituania, Norvegia, Regno Unito, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Svezia e Ungheria

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Inizia a prendere forma l’Iniziativa per lo scudo aereo europeo (Essi) che, guidata dalla Germania, riunisce altri 16 Stati: Belgio, Bulgaria, Danimarca, Estonia, Finlandia, Lettonia, Lituania, Norvegia, Regno Unito, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Svezia e Ungheria. Come riferisce il quotidiano “Handelsblatt”, l’obiettivo è “dotarsi di sistemi di difesa aerea a corto, medio e lungo raggio il più possibile coordinati in modo da poter scongiurare tutte le minacce dell’aria, dai droni ai missili da crociera e balistici”. Secondo quanto comunicato dal ministero della Difesa tedesco, in considerazione delle capacità missilistiche della Russia, è “urgente colmare rapidamente le lacune” nella protezione dei cieli dell’Europa. Trattative “concrete” sull’Essi sono “già in corso”. Tuttavia, il dicastero non ha fornito informazioni sui dettagli dei colloqui. Intanto, un esponente dell’industria degli armamenti rimasto anonimo ha affermato che, quando diversi Paesi europei effettuano ordini congiunti, “vi sono economie di scala”. Ciò significa che maggiore è il ritmo di produzione, minore è il prezzo. Inoltre, gli Stati coinvolti potrebbero collaborare nella logistica e nel supporto. Un “vantaggio importante” sarebbe che questi Paesi potrebbero “scambiarsi missili tra loro se dovesse effettivamente scoppiare una guerra”. Come nota “Handelsblatt”, negli sviluppi dell’Essi, al centro vi è il possibile acquisto da parte della Germania del sistema per la difesa aerea Arrow 3, prodotto dalle Industrie aerospaziali israeliane (Iai) con il gruppo statunitense Boeing, che può colpire missili a una distanza massima di 2.400 chilometri. Durante il loro incontro a Berlino del 16 marzo scorso , il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha confermato al primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, l’interesse della Germania per l’acquisto dell’Arrow 3.


Nel fondo speciale da 100 miliardi di euro per le Forze armate tedesche (Bundeswehr), fino a tre miliardi di euro sono stimati per questo sistema. A settembre, dovrebbero essere pronti i primi piani di acquisizione per la commissione Bilancio del Bundestag. Un’alternativa sarebbe il sistema antimissile Thaad, prodotto dal gruppo aerospaziale statunitense Lockheed Martin, probabilmente più costoso dell’Arrow 3. Intanto, la Bundeswehr intende continuare a impiegare il sistema antimissile Patriot, sviluppato dall’azienda per la difesa statunitense Raytheon con Lockheed Martin. Con una spesa prevista di 1,2 miliardi di euro, il governo tedesco mira ad acquistare altri missili per le batterie di Patriot già in dotazione alla Bundeswehr e per il loro ammodernamento. O relativi piani dovrebbero essere presentati alla commissione Bilancio del Bundestag a novembre e dicembre. Le Forze armate della Germania potrebbero poi utilizzare il sistema di difesa aerea Iris-T, prodotto dal gruppo per gli armamenti tedesco Diehl e fornito all’Ucraina, impegnata a respingere l’invasione russa.

Secondo l’amministratore delegato dell’azienda, Helmut Rauch, l’Iris-T è “il miglior sistema di difesa possibile per l’Essi”. In grado di colpire bersagli fino a 40 chilometri di distanza e 20 chilometri di altitudine, ogni unità dell”Iris-T è dotata di un radar, un sistema di guida e almeno tre lanciatori, ciascuno con otto razzi che possono essere lanciati “in un secondo”. La proposta di acquisizione di otto esemplari dovrebbe essere presentata alle commissioni Bilancio e Difesa nella prima metà del 2023. Secondo alcune indiscrezioni, l’ordine sarà di sei sistemi, ciascuno dal prezzo di 140 milioni di euro a cui devono aggiungersene 400 mila per missile. Non è ancora chiaro se la Germania acquisterà anche i sistemi di difesa aerea a medio e corto raggio. Tuttavia, l’amministratore delegato del conglomerato per la difesa tedesco Rheinmetall, Armin Papperger, è fiducioso e ha offerto lo Skyranger, dicendosi “molto sicuro che farà parte dello scudo aereo europeo”. Si tratta di un mezzo corazzato antiaereo che, sviluppato da Rheinmetall, monta un cannone revolver da 30 millimetri e razzi con una gittata fino a sette chilometri.

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