Lancio un allarme perché il partito di governo in Polonia ha deciso di far uscire il Paese dall’Unione europea. Lo ha detto il leader del partito di opposizione polacca Piattaforma civica, Donald Tusk, nel discorso ai manifestanti riuniti oggi a Varsavia per protestare contro la sentenza della Corte costituzionale sulla supremazia del diritto nazionale su quello Ue. “Dobbiamo mostrare che non siamo solo pronti a manifestare, ma anche a vincere”, ha detto Tusk. Le “pseudo leggi” del partito di governo Diritto e giustizia (PiS) violano la costituzione polacca, ha aggiunto. “Abbiamo il diritto di dirlo forte, difendiamo la Polonia dagli usurpatori”, ha proseguito l’ex presidente del Consiglio europeo. Tusk ha parlato di un allarme “per il nostro futuro, per quello dei nostri nipoti”. Le forze di governo “vogliono lasciare l’Ue, violare i diritti dei cittadini, rubare senza essere fermati”.
Tusk sulle dimissioni di Kurz: “Nostri governanti non farebbero lo stesso”
Tusk ha poi menzionato le dimissioni del cancelliere austriaco Sebastian Kurz, soggetto a delle indagini della magistratura, sottolineando come i componenti dell’esecutivo polacco “non lascerebbero mai l’incarico” per le stesse ragioni. “Vogliamo una Polonia indipendente, europea, democratica, che si attiene alle leggi e onesta. Questi principi oggi sono colpiti da un potere privo di coscienza e morale”, ha concluso Tusk. Dopo il leader di Po è intervenuto il sindaco di Varsavia ed ex candidato alle presidenziali Rafal Trzaskowski, che ha affermato “Non permetteremo che ci pongano fuori dall’Unione europea”. “Non ci faremo insegnare il rispetto della Costituzione da chi la calpesta tutte le volte”, ha aggiunto Trzaskowski. In varie città della Polonia si sono radunati oggi i manifestanti pro Ue, chiamati a raccolta per protestare contro la sentenza della Corte costituzionale e le politiche di PiS.
Leggi anche altre notizie su Nova News
Seguici sui canali social di Nova News su Facebook, Twitter, LinkedIn, Instagram, Telegram