Migliorare l’efficacia complessiva delle misure volte a prevenire, ricercare e contrastare le violazioni in danno degli interessi economico-finanziari dell’Unione europea, dello Stato, delle Regioni e degli enti locali, connessi ai progetti ed agli investimenti del Pnrr, prevenire qualsiasi forma di frode e di illegalità nell’utilizzo delle risorse pubbliche, nonché accrescere l’efficacia complessiva delle misure di prevenzione delle infiltrazioni della criminalità nella pubblica amministrazione e nell’economia legale. Sono i punti salienti alla base del protocollo d’intesa che è stato firmato questa mattina tra Regione Lazio, Prefettura di Roma, Polizia di Stato – Questura di Roma, Comando Legione Carabinieri Lazio e Comando regionale Lazio della Guardia di Finanza. Scopo del protocollo è mettere in sicurezza 17,6 miliardi di euro in arrivo per il Lazio tra Pnrr, fondi europei e nazionali: dagli appetiti della criminalità. La firma del protocollo è avvenuta a Palazzo Valentini, a Roma, alla presenza del presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, del Prefetto di Roma Matteo Piantedosi, del Questore di Roma Mario Della Cioppa, del Comandante della Legione Carabinieri Lazio Antonio De Vita e del Comandante regionale Lazio della Guardia di finanza Virgilio Pomponi.
“Oggi è stata una giornata molto importante all’insegna della trasparenza della legalità e della certezza delle procedure – ha dichiarato il governatore Zingaretti -. Stanno arrivando – ha aggiunto – 17 miliardi di euro di investimenti dei fondi Pnrr e della programmazione europea. Abbiamo sottoscritto con il prefetto Piantedosi, la Questura di Roma, la Guardia di Finanza e l’Arma dei carabinieri, un protocollo che permetterà alle forze dell’ordine di interagire con la macchina amministrativa regionale e con le banche dati anche per quanto concerne tutte le normali procedure di gara a prescindere dalla presenza di rischi o di indagini. Apriamo la Regione come una casa di vetro – ha affermato Zingaretti – per collaborare insieme per alzare al massimo il livello di vigilanza e di legalità. Il vicepresidente Leodori, con il prefetto, ha coordinato in queste settimane questo tavolo proprio perché, coscienti che con l’arrivo di una massa enorme di risorse pubbliche e un’economia che fa fatica ad andare avanti, è importante alzare il livello di trasparenza, di prevenzione e di legalità contro il crimine e contro le forze che possono attentare alla buona spesa pubblica. Siamo tutti d’accordo – ha sottolineato Zingaretti – che bisogna correre, ma noi nel Lazio vogliamo che questa corsa per tagliare i tempi vada di pari passo con la trasparenza e la legalità. In questi anni abbiamo fatto dei passi da gigante con l’informatizzazione la digitalizzazione delle procedure, con la centrale unica degli acquisti, abbiamo chiuso tanti piccoli centri di spesa della Regione. A dicembre siamo stati la prima, e forse unica, Regione italiana che ha sottoscritto il protocollo con la direzione investigativa antimafia e la procura antimafia per fare in modo che tutti gli atti delle gare vadano in automatico nella banca dati dell’antimafia. Oggi è un altro salto nel futuro, è stata un’esigenza sollecitata anche molto dal consiglio regionale, dal presidente Vincenzi affinché si affronti la fase che abbiamo davanti con più legalità e maggiore trasparenza. I mafiosi, i ladri, i truffatori e le bande criminali sappiano che chi si avvicina alla macchina amministrativa regionale è vigilato e sorvegliato molto più che in qualsiasi altra parte d’Italia. Questo è un fatto importante”, ha concluso Zingaretti.
Con la firma dell’accordo, la Regione Lazio si impegna a fornire input informativi qualificati di cui sia venuta a conoscenza in ragione delle funzioni esercitate, selezionati sulla scorta di preliminari approfondimenti e utili per la prevenzione e la repressione delle violazioni di natura economico-finanziaria, nonché di ogni altra forma di illegalità. Inoltre, la Regione si impegna a segnalare le misure e/o i contesti su cui si ritiene opportuno siano indirizzate eventuali attività di analisi e approfondimenti, nonché gli interventi, i realizzatori o esecutori che presentano particolari elementi di rischio (recente costituzione, assenza di solidità finanziaria e/o di strutture organizzative aziendali adeguate), per l’avvio di autonome attività di analisi e di controllo. Infine, la Regione Lazio provvederà a mettere a disposizione dati, notizie, informazioni e analisi di contesto, anche attraverso l’interrogazione di piattaforme telematiche, incluse quelle relative ai beneficiari o destinatari delle misure di sostegno, incentivo e finanziamento in corso di perfezionamento o perfezionate. L’accordo sottoscritto questa mattina ha una durata di tre anni, a decorrere dalla data di sottoscrizione e può essere prorogato per ulteriori analoghi periodi, per espressa volontà delle parti, da manifestarsi almeno tre mesi prima della scadenza, con apposito scambio di corrispondenza.
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