Sulla terza rata del Pnrr “è stato chiuso tutto l’iter e a giorni ci sarà l’assegnazione delle risorse” mentre per la quarta rata “stiamo lavorando” affinché arrivi entro il 31 dicembre. Lo ha detto il ministro per gli Affari europei, le politiche di coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto, intervenendo all’evento per i 20 anni di Sky. “Stiamo lavorando anche per definire con la Commissione europea la parte delle modifiche complessive al Piano”, ha aggiunto il ministro.
Il Pnrr “è uno strumento di 220 miliardi, molti dei quali a debito, quindi ai ragazzi che ci ascoltano dobbiamo spiegare che che si è scelto di fare debito sulle loro spalle e che abbiamo il dovere di intervenire perché la qualità delle risorse sia positiva, accompagni la crescita e ci permetta di rientrare da quel debito” ha detto ancora.
Con la revisione del Pnrr “non ci sono stati definanziamenti, ma la proposta del governo alla Commissione europea di spostare alcuni progetti su altri programmi, così da salvarli ed evitare che ci si accorga dei problemi che ci sono tra un anno, quando non ci sarebbe più una soluzione” ha aggiunto il ministro.
Gli elementi che hanno portato il governo a questa proposta, ha spiegato il ministro, sono due: “per prima cosa, il problema dell’ammissibilità, perché 67 miliardi di euro sono per progetti in essere, che esistevano precedentemente al Pnrr e che non hanno spesso alcuna attinenza con le regole del Piano”; c’è poi il problema delle tempistiche, perché “se a giugno 2026 i progetti non saranno completati e collaudati avremo la revoca del finanziamento e dovremo trovare nel nostro bilancio le risorse per coprire quell’intervento”, ha concluso.
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