Il primo ministro del Pakistan, Imran Khan, ha incassato la fiducia del parlamento mettendosi così alle spalle la crisi politica aperta dalle elezioni senatoriali di questa settimana, a seguito delle quali il ministro delle Finanze Abdul Hafeez Sheikh ha perso il suo seggio alla camera alta del Parlamento a vantaggio di un candidato dell’opposizione. A favore di Khan hanno votato 178 deputati su 342 dell’Assemblea nazionale, tutti esponenti del partito Tehreek-e-Insaf e dei suoi alleati. Un esito che, ha chiarito il presidente del parlamento Asad Qaiser, dimostra la tenuta della maggioranza a sostegno del governo. A chiedere il voto di fiducia era stato lo stesso Khan, ex star del cricket sostenuta dalle forze armate.
Imran Khan vince in un contesto di incertezza
La vittoria di Khan arriva in un momento assai delicato per il Pakistan, chiamato a fronteggiare gli effetti deleteri della crisi pandemica, e dovrebbe salvare l’accordo da 6 miliardi di dollari con il Fondo monetario internazionale (Fmi), che in cambio del prestito chiede all’esecutivo ampie riforme economiche. Il voto di questa mattina è stato invece boicottato dall’opposizione, che protesta in particolare per un incontro che il premier Khan ha avuto giovedì scorso – poco dopo la notizia della sconfitta elettorale di Sheikh – con il capo dell’esercito, generale Qamar Javed Bajwa, figura considerata cruciale per la stabilità del Paese. Alla riunione hanno preso parte anche i vertici dell’intelligence e, secondo l’opposizione, avrebbe dato “un messaggio sbagliato” ai deputati.
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