Il Partito popolare per la libertà e la democrazia (Vvd) del premier uscente, Mark Rutte, resta la prima forza politica nei Paesi Bassi e si aggiudica 36 seggi nella prossima legislatura olandese, due in più rispetto alle consultazioni del 2017. È quanto emerge dal sondaggio condotto dall’agenzia Ipsos per conto dell’emittente televisiva olandese “Nos”. Al secondo posto, secondo gli exit poll, Democratici 66 (D66) che ottiene 27 seggi, in netta ascesa rispetto all’ultima tornata elettorale, con ben otto seggi in più. Si tratterebbe, se confermato, del miglior risultato di sempre del partito che nel 1994 ottenne 24 seggi, sinora il suo massimo storico. Il Partito per la libertà (Pvv) del leader populista Geert Wilders, sinora il più grande partito di opposizione, ottiene 17 seggi secondo i dati di Ipsos, e perde quindi tre seggi rispetto a quattro anni fa. Segue l’Appello cristiano democratico (Cda) con 14 seggi, anche in questo caso in flessione con cinque seggi in meno rispetto al 2017. Brutta battuta d’arresto per i cristiano-democratici che solo nel 2012 ottennero un risultato peggiore con soli 13 seggi.
A una distanza maggiore il Partito del lavoro (PvdA), che resterebbe con gli stessi seggi che detiene ora, ovvero nove, un dato paradossalmente confortante soprattutto il brutto arretramento di quattro anni fa. GroenLinks (Sinistra verde) e il Partito socialista (Sp) sono in netto calo: ottengono entrambi otto seggi, ben sei in meno di quattro anni fa. Il Forum per la democrazia ottiene cinque seggi in più del 2017, secondo i dati di Ipsos, e arriva a otto seggi. Il Partito per gli Animali ottiene sei seggi, uno in più delle precedenti elezioni, mentre il partito paneuropeo Volt, al suo debutto nella competizione elettorale nazionale, ne guadagna ben quattro.
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