Seppure la pandemia sembra allentare la sua morsa, resta appesantita o comunque rallentata, causa Covid, l’attività giudiziaria all’interno del tribunale di Roma. Inevitabile l’allungamento dei tempi dei processi dovuti ai rinvii per la positività di imputati, avvocati o magistrati e, non è raro, trovare nei palazzi di piazzale Clodio, interi corridoi con aule chiuse. Una tendenza confermata anche da Irma Conti, consigliere dell’ordine degli avvocati della Capitale la quale sostiene che avendo, la maggior parte degli avvocati, adottato tutte le normative “tra green pass, il triplo vaccino, mascherine e igienizzanti, è necessario tornare alla riapertura ordinaria di cancellerie e delle udienze. A proposito dello svolgimento delle udienze – dice anche l’avvocato Conti ad Agenzia Nova – ciò non può prescindere dagli strumenti che abbiamo adottato con successo in questi due anni di pandemia grazie all’alleanza tra avvocatura e magistratura. Una alleanza che ha permesso di instaurare buone pratiche organizzative, che prima non c’erano, come ad esempio la calendarizzazione dei ruoli delle udienze pubblicate on line. E non è una banalità”.
A detta del rappresentante dell’ordine, “non è razionale chiudere le cancellerie per evitare assembramenti, e poi permettere assembramenti fuori dalle aule perché le udienze non sono correttamente programmate con la giusta tempistica. Troppo spesso ci troviamo ad assistere alla convocazione di decine di udienze alla stessa ora del mattino con assembramenti inevitabili di avvocati, periti, testimoni in attesa dell’udienza a cui devono partecipare”. Una situazione che sarebbe stata ovviata nei periodi del lockdown, ed anche nei mesi successivi, grazie da una stretta collaborazione tra uffici del tribunale e Ordine degli avvocati. “Come consiglio dell’ordine – Continua Conti- abbiamo ricevuto e pubblicato sul nostro sito internet, in tempo reale, tutte le mattine, tutti i ruoli di tutte le udienze, evitando ai colleghi di andare inutilmente in tribunale ad accalcarsi per accertarsi, insieme a testimoni e periti, se l’udienza del loro processo si svolge o se viene rinviata”. La nota dolente è che la pubblicazione dei ruoli sul sito “è stata possibile fino ad alcuni mesi fa. Poi, nonostante i solleciti nostri e quelli della Camera penale, i ruoli da pubblicare non sono più arrivati” e quindi si è tornati all’antico.
Un servizio informativo che, venendo meno, “sembra dimostrare che, al di là del Covid, non abbiamo saputo imparare nulla. L’organizzazione – dice anche Conti- è certamente l’arma più efficacia contro la circolazione del virus, oltre ad essere l’anima del successo di qualsiasi cosa”. Il corretto afflusso alle aule assume un ruolo ancora più importante in tempo di covid se si considera che “le aule del tribunale di Roma sono piccole e alcune anche senza finestra”. Poi il problema della digitalizzazione. “Siamo ancora al punto che per depositare alcuni atti è necessario andare fisicamente nel palazzo di giustizia. Con procura e tribunale abbiamo messo a regime l’invio dei documenti in maniera telematica, ma solo per alcuni atti quando tutti dovrebbero poter essere depositati in maniera telematica. Una implementazione che non può più attendere”.
Leggi anche altre notizie su Nova News
Seguici sui canali social di Nova News su Facebook, Twitter, LinkedIn, Instagram, Telegram