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Onu: Tajani ha incontrato gli omologhi del Corno d’Africa, focus su investimenti e stabilità regionale – video

“Il nostro governo è fortemente impegnato a sostenere misure concrete per la crescita e lo sviluppo del Mediterraneo allargato e dell’Africa e affrontare così le cause profonde dei flussi irregolari"

New York
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Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha partecipato ad una riunione con gli omologhi di Eritrea, Etiopia e Somalia, rispettivamente Osman Saleh, Demeke Mekonnen e Abshir Omar Jama, a margine della settimana di alto livello dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite, a New York. Lo riferisce la Farnesina in una nota. Il vicepremier ha rimarcato il ruolo strategico della partnership tra Italia e Paesi del Corno d’Africa, legati da profondi vincoli storici e culturali, e ha illustrato le prospettive di cooperazione regionale, sia in chiave economica, sia, soprattutto, in chiave di stabilizzazione regionale.

La stabilità regionale, insieme agli investimenti e alla creazione di occupazione, è infatti condizione irrinunciabile per la riduzione dei flussi migratori verso l’Italia e verso l’Europa. “Il nostro governo è fortemente impegnato a sostenere misure concrete per la crescita e lo sviluppo del Mediterraneo allargato e dell’Africa e affrontare così le cause profonde dei flussi irregolari, controllati da trafficanti di esseri umani senza scrupoli”, ha osservato Tajani nel corso del colloquio.

Un impegno che l’Italia ha ribadito lo scorso luglio in occasione della Conferenza internazionale su sviluppo e migrazioni, organizzata alla Farnesina su iniziativa del presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni, insieme ai leader degli Stati della sponda Sud del Mediterraneo allargato, del Medio Oriente e del Golfo, gli Stati Ue di primo approdo e alcuni partner del Sahel e del Corno d’Africa. Il vicepremier ha espresso il grande interesse dell’Italia al rafforzamento della cooperazione economica con i tre Paesi, in virtù della loro rilevanza strategica della regione. Nel periodo 2020-2022, il nostro interscambio con l’area ha superato stabilmente i 300 milioni di euro, mentre i dati relativi al primo semestre del 2023 testimoniano una crescita del 23 per cento rispetto all’anno precedente.

Al fine di mantenere carattere prioritario al coordinamento tra Italia, Eritrea, Etiopia e Somalia, il vicepremier ha proposto di tenere riunioni a cadenza annuale in formato quadrilaterale. L’avvio di un meccanismo di consultazioni permanente consentirà di moltiplicare le opportunità di crescita e investimento, anche con riguardo ai settori dell’educazione e della formazione e del contrasto ai flussi migratori irregolari. Il vicepremier ha infine sottolineato la forte attenzione che, nel 2024, la presidenza italiana del G7 riserverà al continente africano e, in particolare, al Corno d’Africa. In un contesto di grande sintonia e collaborazione, Tajani ha consegnato ai tre colleghi africani gli inviti rivolti al presidente eritreo Afewerki, al presidente somalo Hassan Sheikh e al premier etiope Abiy a partecipare al prossimo vertice Italia-Africa del 5-6 novembre a Roma. Tale appuntamento consentirà di rafforzare i partenariati paritari e solidali con i Paesi africani sulla base del “Piano Mattei”, che sarà presentato durante il vertice.

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