L’ambasciatore israeliano alle Nazioni Unite, Gilad Erdan, ha lasciato l’Assemblea generale dell’Onu in segno di protesta, all’inizio del discorso del presidente dell’Iran, Ebrahim Raisi, mostrando una fotografia di Mahsa Amini, la giovane curda iraniana uccisa un anno fa dalla “polizia morale” di Teheran. Lo ha riferito il quotidiano israeliano “Times of Israel”.
Mentre si alzava dal suo seggio, Erdan ha mostrato un cartello sul quale si leggeva “Le donne iraniane meritano libertà adesso”, tenendo la foto di Mahsa Amini, la cui morte aveva acceso un’ondata di proteste in tutto l’Iran, al di sopra del suo capo. Prima che raggiungesse l’uscita, è intervenuto il personale di sicurezza dell’Onu, che lo ha condotto fuori dall’aula, trattenendolo per qualche minuto. “Non dovrebbe essere possibile che a un vile assassino, che invoca la distruzione di Israele, sia concessa una piattaforma qui, alle Nazioni Unite. Le Nazioni Unite, ancora una volta, hanno toccato un nuovo minimo morale”, ha dichiarato l’ambasciatore israeliano. “Mentre il carnefice di Teheran parla alle Nazioni Unite e gode del rispetto della comunità internazionale, centinaia di iraniani stanno protestando all’esterno, urlando e chiedendo alla comunità internazionale di svegliarsi e aiutarli. È una vergogna che gli Stati membri rimangano ad ascoltare un assassino di massa”, ha aggiunto Erdan.