Oltre 100 persone sono state rapite dal villaggio di Sabuwar Tunga, nello Stato nigeriano di Zamfara, fra cui 80 donne e i loro bambini. Lo riferisce il quotidiano di informazione “Sahara Reporters”, che denuncia un nuovo rapimento nello Stato nordoccidentale dove venerdì scorso 317 studentesse sono state rapite in una scuola. L’attacco è avvenuto poche ore dopo che circa 40 persone dello stesso villaggio sono state uccise da banditi. Secondo un testimone locale, entrambi gli attacchi al villaggio di Sabuwar Tunga sembrano essere stati ben pianificati e coordinati e sono stati messi in atto da uomini armati arrivati a bordo di motociclette che con le persone hanno portato via anche il bestiame, fuggendo nella vicina foresta. Una donna è stata rapita con il figlio nato meno di dieci giorni fa, ma i rapitori lo hanno riportato alla comunità dopo qualche ora. Nel 2019 il governo dello Stato di Zamfara ha stipulato un accordo di pace con alcuni gruppi armati attivi nella zona.
La notizia del rapimento giunge dopo che sabato scorso il governatore dello Stato nigeriano del Niger, Abubakar Sani Bello, ha annunciato il rilascio degli studenti e del personale rapiti lo scorso 17 febbraio da uomini armati piombati a bordo di motociclette sul Government Science College di Kagara che avevano rapito almeno 42 persone fra studenti (28), personale e membri delle loro famiglie. I sequestri di studenti si sono intensificati negli ultimi mesi negli Stati settentrionali della Nigeria. Sempre la scorsa settimana almeno 300 studentesse sono state rapite in una scuola dello Stato di Zamfara, nel nord-ovest della Nigeria. Secondo fonti della sicurezza l’attacco è avvenuto per mano di uomini armati presumibilmente appartenenti al gruppo jihadista Boko Haram.
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