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Nordio: “Lavoreremo per cambiare la decisione francese sull’estradizione degli ex terroristi”

"Posso assicurare che se esiste un minimo di possibilità di riprendere in mano la situazione, lo faremo quanto prima"

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“Noi abbiamo fatto veramente il possibile e anche i colleghi francesi, che ringraziamo, hanno fatto il possibile per riattivare quantomeno una procedura che era rimasta per anni interrotta, anzi vorrei dire mai governata”. Lo ha affermato il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, nella puntata di “Porta a porta”, in onda questa sera su Rai1, in merito alla decisone della Corte di cassazione francese che ha detto per sempre no all’estradizione di dieci ex terroristi italiani, operativi negli anni di piombo.

“Noi ce la metteremo veramente tutta per continuare questa nostra legittima aspettativa a favore delle vittime che attendono giustizia. Posso assicurare che se esiste un minimo di possibilità di riprendere in mano la situazione, lo faremo quanto prima”, ha aggiunto l’esponente dell’esecutivo, che su un eventuale ricorso alla Corte dei diritti dell’uomo ha osservato: “Non è un percorso facile, perché una decisione della Cassazione come questa è una pietra pesantissima. Nei meandri, però, di questa legislazione internazionale e degli accordi tra gli Stati, è possibile che ci sia una sorta di barlume di speranza, per riprendere in mano questa situazione irrazionale, oltre che immorale”.

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