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Nato, Stoltenberg: “Pronti a schierare una forza militare permanente sul fianco orientale”

Il segretario generale dell'Alleanza atlantica in un’intervista esclusiva al quotidiano britannico

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La Nato sta valutando lo schieramento di una forza militare permanente su vasta scala ai suoi confini per contrastare una potenziale futura aggressione russa dopo l’invasione dell’Ucraina. È quanto rivelato dal segretario generale dell’Alleanza atlantica, Jens Stoltenberg, in un’intervista esclusiva al quotidiano britannico “The Telegraph”. Questo, secondo Stoltenberg, è un periodo di “trasformazioni fondamentali”, dato che ci si trova di fronte a “una nuova realtà, una nuova normalità per la sicurezza europea”. L’invasione russa dell’Ucraina avrà delle conseguenze anche a lungo termine che, secondo il segretario generale della Nato, richiedono una nuova valutazione delle capacità di risposta militare preventiva. Per questo motivo, i gruppi tattici schierati nei Paesi “di confine” dell’Alleanza sul fianco orientale – come quelli in Polonia o nei Paesi baltici – saranno rafforzati e resi in grado di affrontare una potenziale aggressione russa. Dall’inizio dell’invasione il 24 febbraio, la Nato ha schierato altri 40 mila militari sul suo fianco orientale, che si estende dal Baltico al Mar Nero. “Abbiamo chiesto ai nostri comandanti militari di fornirci delle opzioni per quello che abbiamo chiamato un ‘reset’, un adattamento a lungo termine della Nato”, ha spiegato Stoltenberg, secondo cui tale piano sarà discusso e stabilito nel corso del vertice dell’Alleanza di Madrid in programma i prossimi 29 e 30 giugno. “Dobbiamo assicurarci di continuare a essere in grado, in un mondo sempre più pericoloso, di proteggere e difendere tutti gli alleati della Nato”, ha affermato il segretario generale.

Stoltenberg: “Abbiamo una vasta gamma di diversi tipi di assistenza”

Stoltenberg ha sottolineato che i 30 alleati della Nato “forniscono diversi tipi di supporto”, dalle armi anticarro inviate in Ucraina dal Regno Unito, ai ponti aerei e alle forniture mediche fornite dall’Islanda, l’unico Stato membro senza proprie forze armate. “Quindi abbiamo una vasta gamma di diversi tipi di assistenza a seconda delle scorte degli alleati e delle loro capacità. Ma esorto gli alleati a fare di più”, ha detto il segretario generale. “Stiamo ora entrando in una nuova fase di questa guerra. La Russia ha trasferito le sue forze dal nord. Ma non si stanno ritirando del tutto. Si stanno riorganizzando e riposizionando le loro forze per una grande offensiva nella regione del Donbass (l’area sud orientale dell’Ucraina) tra poche settimane”, ha spiegato Stoltenberg. “Indipendentemente da quando e come finirà la guerra in Ucraina, la guerra ha già avuto conseguenze a lungo termine per la nostra sicurezza. La Nato deve adattarsi a questa nuova realtà. Ed è esattamente quello che stiamo facendo”, ha detto il segretario generale. “La Nato è l’Alleanza di maggior successo nella storia per due motivi. Uno è che siamo stati in grado di unire Europa e Nord America. L’altro è che siamo stati in grado di cambiare quando il mondo cambia. Ora il mondo sta cambiando e la Nato sta cambiando”, ha concluso Stoltenberg.

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