Due persone, tra le quali il presidente della sezione locale della Lega nazionale per la democrazia (Lnd), sarebbero state uccise a colpi di machete questa mattina nella regione di Magwe, nel centro del Myanmar, da un gruppo di militanti del Partito della solidarietà e dello sviluppo nell’Unione (Usdp), la forza politica appoggiata dai vertici militari. Lo riferisce oggi il portale “Irrawaddy”, edito da transfughi birmani in Thailandia, menzionando testimoni locali. L’episodio avviene nel contesto della crisi aperta dal colpo di Stato militare dello scorso primo febbraio, a seguito del quale le forze armate hanno arrestato i vertici dell’Lnd tra cui la consigliera di Stato Aung San Suu Kyi. Secondo la ricostruzione, l’attacco dei militanti dell’Usdp è avvenuto dopo una protesta dei residenti locali contro i membri della giunta militare in visita ieri sera ai villaggi del distretto di Pwint Phyu.
Myanmar: continua la repressione
I sostenitori del Partito della solidarietà e dello sviluppo nell’Unione, che avevano invece accolto i militari in visita, hanno invitato polizia ed esercito ad arrestare i filo-democratici. Le forze di sicurezza sono intervenute sparando colpi d’arma da fuoco per disperdere la folla, ma senza effettuare arresti. La mattina seguente, oggi, attorno alle 9.30 un gruppo di una ventina di membri dell’Usdp ha attaccato alcuni partecipanti alle proteste di ieri. Nelle violenze sono stati uccisi a colpi di machete il 53enne Htway Naing, presidente della sezione locale dell’Lnd, e suo nipote Ko Nan Wai Aung, 17 anni, mentre altre due persone sono rimaste gravemente ferite. Un sostenitore dell’Lnd nel villaggio di Khaung Gone ha raccontato che i residenti locali non sono stati neanche in grado di recuperare i copri delle due vittime, anche dopo l’intervento di polizia ed esercito. I militari, ha spiegato il testimone, “hanno semplicemente chiesto alla folla di disperdersi e di non interferire nel loro lavoro. Successivamente hanno dovuto arrestare undici sospetti”. Tra gli aggressori, secondo i testimoni, ci sarebbe Kyaw Khine Oo, ex candidato dell’Usdp alla camera bassa del parlamento birmano sconfitto alle elezioni dello scorso 8 novembre, le stesse al centro della disputa che ha portato le forze armate a intervenire il primo febbraio impedendo l’insediamento del nuovo parlamento, dominato dall’Lnd.
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