Dobbiamo sconfiggere i trafficanti di esseri umani, che promettono “obiettivi irraggiungibili e sfruttano “la disperazione di persone che fuggono da guerre, dittature, situazioni economiche devastanti”. Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, parlando con la stampa a Trieste. Il ministro ha evidenziato l’importanza della “lotta ai trafficanti di esseri umani” e la “stabilità della regione dei Balcani, con una sempre maggior presenza dell’Italia”. “I nostri militari sono una garanzia in molte parte dei Balcani per tutelare il rispetto delle regole”, ha rilevato Tajani. Bisogna lavorare con altri Paesi in quest’area per garantire la stabilità, che vuol dire “riduzione delle violenze, rispetto delle regole” e “lotta ai mercanti di esseri umani e incremento dei flussi migratori regolari”, che significa “persone che possono venire a lavorare in Italia sulla base delle richieste dell’economia reale”, ovvero “industria e agricoltura”, ha detto ancora Tajani.
Il governo italiano ha posto al centro del dibattito europeo la questione migratoria, nel corridoio mediterraneo e balcanico. “Tutta la nostra azione di presenza forte nei Balcani serve a dare stabilità a questa regione vicina all’Italia. Stabilità – ha proseguito il titolare della Farnesina – significa anche riduzione della pressione migratoria”. Parlando della visita di alcuni giorni fa in Serbia, Tajani ha detto di aver trovato l’impegno del presidente Aleksander Vucic per difendere le frontiere europee. “Abbiamo trovato analoga sensibilità in Croazia, in Slovenia, anche in Bosnia-Erzegovina”, ha aggiunto, indicando il “comune impegno per affrontare la pressione migratoria, compresa l’Austria.
Business forum Italia-Serbia
Dopo quello di Belgrado della scorsa settimana, si terrà a Trieste nel 2024 il prossimo business forum italo-serbo.“La scorsa settimana a Belgrado c’erano circa 500 imprese tra italiane e serbe e abbiamo avuto ritorni molto positivi, per questo abbiamo già deciso di organizzare il prossimo business forum”. La scelta è ricaduta sulla città di Trieste “perché il Friuli Venezia Giulia è la regione che guarda più da vicino e che meglio conosce i Balcani”, ha spiegato il ministro. “Da regione di confine il Friuli Venezia Giulia sta diventando una regione centrale: in prospettiva il porto di Trieste potrà svilupparsi molto e le imprese regionali potranno avere una presenza in un’area che per noi è di grandissimo rilievo”.
Guerra in Ucraina
Le scelte del Regno Unito sull’invio di munizioni con uranio impoverito in Ucraina non riguardano l’Unione europea, che fa scelte diverse. “L’Unione europea fa delle scelte diverse da quelle di altri Paesi”, ha detto Tajani, ricordando che “il Regno Unito adotta delle iniziative che non sono concordate con noi”, essendo uscito dall’Ue. A proposito di Cina ha aggiunto che se Pechino “vuole essere un interlocutore per costruire la pace in Ucraina, “ne saremo tutti quanti lieti”.
La politica interna
Forza Italia è parte della coalizione e lavorerà perché il governo duri cinque anni. “Siamo parte integrante di una coalizione che ha vinto le elezioni e continueremo lealmente”, ha spiegato Tajani che ha aggiunto che “il leader di Forza Italia è uno soltanto, Silvio Berlusconi, e il partito è unito con lui, non ci sono correnti. Per rendere più efficiente la macchina, per prepararci alle elezioni europee”, Berlusconi ha dato incarico “ad altre persone di guidare i coordinamenti regionali”, ha sottolineato Tajani. “Gli avvicendamenti sono naturali in una grande forza, andiamo avanti per raggiungere obiettivi sempre più ambiziosi”, ha aggiunto.
Il caso Regeni
L’Italia continuerà “a insistere affinché lo Stato egiziano collabori con l’autorità giudiziaria italiana” per far luce sull’omicidio del ricercatore friulano Giulio Regeni, avvenuto nel 2016 al Cairo, ha aggiunto. “E’ inaccettabile ciò che è accaduto in quel Paese”. Tajani ha ricordato che durante gli incontri con le controparti egiziano ha “continuato a chiedere in occasione di ogni visita la necessità di aver da parte egiziana tutte le informazioni utili affinché il processo possa andare avanti”. “Abbiamo avuto rassicurazioni e speriamo che si trasformino in atti concreti. Siamo sempre alla ricerca della verità”, ha concluso.
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