La Francia sostiene l’Italia nelle trattative sul nuovo Patto Ue su immigrazione e asilo, comprendendo l’esigenza di includere una “solidarietà obbligatoria” tra i Paesi membri. E’ quanto emerge dall’incontro di oggi a Parigi tra i ministri dell’Interno di Italia e Francia, Luciana Lamorgese e Gerald Darmanin. Secondo Lamorgese, “i rapporti bilaterali tra Francia e Italia anche nel delicato e complesso ambito di competenza dei ministri dell’Interno versano in un ottimo stato di salute“. Lamorgese ha osservato che quello odierno è il terzo incontro dall’estate scorsa con l’omologo francese a testimonianza di un dialogo “continuo e proficuo”.
“La Francia ha sempre dimostrato di saper essere al fianco dell’Italia, anche quando si tratta di condividere temi nevralgici dell’agenda europea come quello dell’immigrazione e dell’asilo”, ha sottolineato Lamorgese, confermando che uno dei temi centrali nel colloquio di oggi è stato relativo alla trattativa europea per il nuovo Patto migrazione e asilo. “Deve rappresentare un giusto punto di equilibrio tra le responsabilità attribuite ai Paesi membri di primo ingresso e gli strumenti di solidarietà messi in campo dagli altri Stati”, ha dichiarato Lamorgese aggiungendo: “E’ prioritario raggiungere un consenso tra gli Stati più volenterosi su un nuovo meccanismo di solidarietà fondato principalmente su di una ‘relocation’ a favore dei migranti salvati in mare che sbarcano in seguito ad eventi Sar. Il meccanismo condiviso a Malta – che ha dato ottimi risultati nel 2019 grazie anche a un forte impegno della Francia – è infatti sospeso da troppo tempo, anche a causa della pandemia, mentre continuano gli arrivi via mare”.
Dal ministro dell’Interno di Parigi è stata riaffermata la volontà della Francia di sostenere la posizione dell’Italia sul nuovo Patto Ue per l’immigrazione e l’asilo. In particolare, secondo Darmanin, è necessario introdurre un principio di “solidarietà obbligatoria” da parte di tutti i Paesi membri dell’Ue. Il ministro dell’Interno francese ha quindi affermato la volontà di rendere gli accordi della Valletta obbligatori per tutti i Paesi dell’Ue inserendoli anche nella legislazione europea. “L’Europa deve aiutare alla migliore tenuta delle frontiere esterne”, ha detto Darmanin, sottolineando l’importanza dei principi di “solidarietà e responsabilità”. “Capiamo le difficoltà che ha l’Italia, il popolo italiano, il governo italiano” riguardo l’immigrazione dovute alla sua “posizione geografica”, ha detto il ministro francese, sottolineando che Parigi si è assunta la sua “parte di solidarietà”.
Nel corso dell’incontro stati esaminati infine i rapporti bilaterali relativi alla gestione della frontiera comune. “La collaborazione e la comprensione reciproca ora sono complete come sta dimostrando l’operatività della Brigata mista italo-francese in funzione di potenziamento dell’attività di contrasto dell’immigrazione irregolare da parte delle forze di polizia”, ha affermato il ministro Lamorgese.
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