Rafforzare il numero dei Centri di permanenza (Cpr) per ridurre l’impatto dell’accoglienza dei migranti sui territori e, grazie al “generoso sostegno” del ministero della Difesa, impiegare mezzi aeronavali militari per alleggerire la pressione sugli hotspot. Sono queste, a quanto si apprende, alcune delle misure su cui il Viminale sta lavorando per affrontare il numero crescente di arrivi di migranti – i dati relativi ai primi tre mesi dell’anno sono superiori del 300 per cento rispetto a quelli dell’anno scorso –, una tendenza che sta mettendo in difficoltà il sistema di accoglienza. Il ministero dell’Interno sta lavorando per rafforzare questo apparato che al momento assiste, in varie forme, circa 115 mila persone.
Il primo passo è l’aumento dei Cpr con l’obiettivo di averne almeno uno per Regione, se non di più ove necessario, collocandoli in aree concordate con gli Enti locali. Dal ministero, sempre a quanto si apprende, emerge profonda gratitudine nei confronti del ministero della Difesa proprio per il “generoso sostegno” volto a fornire ulteriore assistenza al sistema di accoglienza. Le misure in fase di valutazione del Viminale, inoltre, si concentrano anche sul rafforzamento delle procedure di esame delle domande di asilo e delle pratiche identificative per le espulsioni dato che, in base ai dati del ministero, solo il dieci per cento circa dei richiedenti asilo in Italia ha diritto all’accoglienza, mentre gli altri sono migranti economici.
Leggi anche altre notizie su Nova News
Seguici sui canali social di Nova News su Facebook, Twitter, LinkedIn, Instagram, Telegram