Frontex, l’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera, potenzierà il suo supporto all’Italia in seguito al recente picco di arrivi di migranti irregolari a Lampedusa. Lo si legge in un comunicato stampa di Frontex, che “ha già deciso di raddoppiare il numero di ore di volo dei suoi aerei che monitorano il Mediterraneo centrale e ha offerto ulteriori immagini satellitari delle principali aree di partenza dei migranti dalla Tunisia”, si legge nel testo.
“Queste misure permetteranno alle autorità italiane di monitorare meglio i mari e supporteranno eventuali operazioni di ricerca e salvataggio. L’Agenzia ha inoltre offerto un ulteriore supporto per la registrazione e l’identificazione dei migranti, inviando squadre mobili per la migrazione, composte da circa 30 esperti, nelle città portuali di Reggio Calabria e Messina, dove sono stati trasportati molti dei migranti”, continua la nota. “Stiamo collaborando attivamente con le autorità italiane e siamo pronti a rafforzare il nostro sostegno. Questa non è solo una sfida italiana, ma una sfida collettiva per l’Europa. Insieme, ci assumiamo la responsabilità condivisa di salvaguardare le frontiere esterne dell’Ue”, ha dichiarato il direttore esecutivo di Frontex, Hans Leijtens.
Come ricorda l’Agenzia europea della guardia di frontiere e costiera, sono 40 gli agenti e i membri del personale Frontex presenti a Lampedusa, “per aiutare le autorità italiane nell’identificazione e nella registrazione delle persone che arrivano sull’isola, oltre a una nave di pattugliamento stazionata nell’isola”. Inoltre, l’agenzia dispone di due velivoli basati a Lampedusa e di un drone a Malta, che aiutano nella sorveglianza aerea e forniscono un allarme tempestivo.
Frontex sta attualmente valutando la possibilità di inviare altri agenti a Lampedusa e di aumentare il numero di ore di pattugliamento delle navi dislocate nell’area per sostenere gli sforzi di lotta ai gruppi criminali coinvolti nel traffico di esseri umani. L’agenzia è anche pronta a rafforzare il suo sostegno alle attività di rimpatrio. “Oltre all’invio di ulteriori esperti in materia di rimpatrio e alla formazione, Frontex può organizzare missioni di identificazione in Paesi non appartenenti all’Ue in base alle esigenze delle autorità italiane per facilitare le procedure di rimpatrio”, conclude il comunicato stampa.