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Migranti: boom di arrivi in Italia, si conferma il sorpasso della Tunisia sulla Libia come primo Paese di partenza

Secondo i nuovi dati del Viminale visionati da “Agenzia Nova”, almeno 24.383 persone sono arrivate sulle coste italiane dalle spiagge tunisine da inizio anno fino al due maggio

© Agenzia Nova - Riproduzione riservata

I nuovi dati del Viminale visti da “Agenzia Nova” confermano il boom degli arrivi dei migranti in Italia via mare nel primo quadrimestre 2023 e il sorpasso della Tunisia sulla Libia come primo Paese di partenza. Almeno 24.383 persone sono arrivate sulle coste italiane dalle spiagge tunisine da inizio anno fino al 2 maggio, più di 200 sbarcati al giorno, un incremento di oltre il 1.000 per cento rispetto ai 2.201 arrivi dello stesso periodo dello scorso anno: siamo ben oltre la metà dei 32.101 sbarchi complessivi dalla rotta tunisina dell’intero 2022. A questi numeri vanno aggiunti i 19.719 migranti intercettati dalle autorità tunisine al 30 aprile, secondo i dati pubblicati dal Forum tunisino per i diritti economici e sociali (Ftdes). Secondo l’organizzazione non governativa nordafricana, inoltre, almeno 498 persone sono morte o risultano disperse lungo la rotta tunisina, di cui 371 nel solo mese di aprile.


Flavio Di Giacomo, portavoce dell’Organizzazione internazionale delle migrazioni (Oim), afferma ad “Agenzia Nova” che l’aumento dei morti in mare potrebbe essere una diretta conseguenza dell’uso di “barchini di ferro con saldature di pessima qualità e che imbarcano acqua”. A utilizzare questi barchini-trappola, secondo Di Giacomo, sono i migranti subsahariani e non i tunisini, che viaggiano invece su barche di legno. Dai dati emerge che oltre 44 mila persone sono arrivate in Italia o hanno tentato senza successo la traversata del Mediterraneo centrale partendo dalla Tunisia dall’inizio dell’anno.

Accelera anche la rotta libica, al secondo posto con 16.637 arrivi al 2 maggio, comunque in aumento del 166 per cento rispetto ai 6.237 sbarcati dello stesso periodo dell’anno scorso. Più della metà dei nuovi arrivi, circa 10 mila, è partito dalla Cirenaica, la regione orientale della Libia dominata dal generale Khalifa Haftar, comandante dell’autoproclamato Esercito nazionale libico (Lna) sostenuto dai mercenari del gruppo russo Wagner. L’Oim ha fatto sapere che dall’inizio del 2023 sono stati intercettati 4.819 migranti dalle autorità libiche: complessivamente, quindi, dalla Libia sono arrivati in Italia o sono stati riportati nel Paese nordafricano oltre 21 mila persone dal gennaio 2023. Secondo Di Giacomo, i morti e i dispersi in mare da inizio anno sommando tutte le rotte (libiche e tunisine) del Mediterraneo centrale sono complessivamente 824. “Ma i morti potrebbero essere molti di più perché ci sono tantissimi naufragi fantasma”, commenta il portavoce di Oim.

I numeri del ministero dell’Interno italiano visionati da “Agenzia Nova” evidenziano poi un calo della rotta turca della tragedia di Cutro, con 987 arrivi al 2 maggio rispetto ai 1.939 dello stesso periodo del 2022, un dato ancora in linea con i 16.115 sbarchi complessivi dei migranti partiti dalla Turchia lo scorso anno. Resta marginale, infine, la rotta che dall’Algeria ha portato in Italia almeno 199 migranti irregolari, in aumento rispetto alle 81 persone arrivate in Sardegna nello stesso periodo del 2022, a fronte di 1.389 arrivi del 2022.

Secondo i dati del cruscotto statistico giornaliero pubblicato nel sito web del Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione del Viminale, i migranti subsahariani hanno ampiamente soppiantato i nordafricani nei primi mesi del 2023. Al primo posto degli sbarchi in Italia al 2 maggio 2023 c’è infatti la Costa d’Avorio con 6.226 arrivi, mentre nello stesso periodo del 2022 c’era l’Egitto con circa 2.000 sbarchi dalla rotta libica, in particolare quella “orientale” che dalle coste di Cirenaica punta alla Sicilia. Segue poi un altro Paese dell’Africa occidentale, la Guinea, con 4.868 arrivi al 2 maggio 2023, mentre nello stesso periodo dell’anno scorso c’era il Bangladesh con oltre 1.500 sbarchi. I cittadini dell’Egitto risultano oggi al terzo posto degli sbarchi irregolari in Italia, con 4.418 arrivi via mare, mentre lo scorso anno erano i tunisini (più di 1.200) a occupare il gradino più basso del podio. Da segnalare poi l’arrivo di 3.181 cittadini del Bangladesh che hanno molto probabilmente percorso la rotta libica orientale per sbarcare in Italia. I numeri dei tunisini arrivati finora in Italia è più che raddoppiato nell’arco di un anno, con 2.987 sbarchi registrati al 2 maggio. Ma attenzione a non fare confusione: dalla Tunisia partono soprattutto subsahariani, meno di uno su dieci è di nazionalità tunisina.

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