È il caso che i romani si mettano il cuore in pace: fino al termine dei lavori di manutenzione sulla linea A della metropolitana, i disagi ci potranno essere. Tre giorni fa la città si era svegliata nel caos, con un guasto all’impianto elettrico della Metro A che aveva causato il blocco della tratta Termini-Ottaviano. Oggi è arrivato un nuovo stop. A rompersi questa volta è stato un binario all’altezza della fermata Lepanto. “Ho un déjà vu”, ha scritto un utente su Twitter, dopo la comunicazione arrivata da Atac nel corso della mattinata. “Imbarazzante e lo paghiamo pure sto servizio”, è il commento di un altro. E ancora: “Ennesima volta che ci costringete a fare tardi a lavoro, a cambiare treni, una vergogna senza fine”. Amarezza e frustrazione, da parte dei pendolari della Capitale, che “sono comprensibili”, ha detto il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, che questo pomeriggio si è recato per un sopralluogo alla fermata della Metro A interessata dal guasto.
Nel frattempo anche questa sera i cancelli della linea A chiuderanno alle 21:00 per consentire i lavori di manutenzione che da sei mesi stanno interessando la tratta e che dovrebbero terminare a gennaio 2024. A quel punto la situazione dovrebbe cambiare. “Da luglio è in corso la sostituzione, insieme ad altre cose, di questi binari, li stiamo cambiando tutti – ha detto Gualtieri -. Ed è il motivo per cui la Metro A chiude alle 21:00 per 18 mesi. Si sta andando finalmente secondo la tabella di marcia che richiede 18 mesi di lavoro, e finché questi 18 mesi non saranno passati la possibilità che si verifichino questi guasti c’è”. Lavori di manutenzione che stanno proseguendo secondo la tabella di marcia, ha precisato Gualtieri. Un intervento, quello alla linea A della metropolitana di Roma, che ha impegnato 27 milioni di euro e che ogni notte vede 54 metri di binari sostituiti. “Finora sono stati sostituiti 7 mila dei 23 mila metri complessivi” di binari “che corrispondono a tutto il giro da Anagnina a Ottaviano, mentre il tratto da Ottaviano a Battistini verrà completato con fondi legati al Giubileo”, ha sottolineato il Direttore generale di Atac, Alberto Zorzan. “Ogni notte ci sono 25 persone che lavorano con 15 milioni di euro di attrezzature presenti”, ha precisato.
Binari vecchi e ritardi nelle manutenzioni: sono questi i motivi che costringono allo stop i treni della Capitale. “Il binario che si è rotto oggi è del 1979, è in funzione dal 1980 quindi ha 42 anni. Non era mai stato manutenuto, mentre sulla linea B le rotaie sono state rifatte nel 1990, quindi è in condizioni disastrose – ha aggiunto Gualtieri -. La sostituzione dei binari è un intervento ciclopico e gigantesco che richiede molti mesi di lavoro, dopo troppi anni di ritardi. Un intervento che avrebbe dovuto svolgersi almeno 15 anni fa”. Disagi a parte, comunque, sul fronte sicurezza, i pendolari di Roma possono stare tranquilli: “I guasti non sono un problema di sicurezza – ha concluso Zorzan -. Quando c’è un danno si accende subito la spia nella Sala operativa, è solo un problema di disagio”.
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