Se l’Agenzia europea per i medicinali (Ema) non dovesse autorizzare un vaccino contro il coronavirus, “dovremmo trovare una via tedesca per andare da soli e lo faremo”. È quanto affermato dalla cancelliera Angela Merkel nel corso della conferenza stampa che sta tenendo a Berlino al termine dei colloqui sulle vaccinazioni che ha avuto oggi con i primi ministri dei Laender.
In questo modo, Merkel ha risposto a chi le chiedeva se fosse favorevole all’utilizzo del vaccino russo, lo Sputnik V. Al riguardo, la cancelliera ha affermato di essere favorevole all’impiego di ogi preparato autorizzato dall’Ema. Il vaccino deve essere ordinato dall’Ue, ha quindi aggiunto Merkel, sottolineando come, se ciò non fosse possibile, la Germania dovrebbe trovare il modo di agire da sola.
Alberghi e ristoranti della Germania, chiusi dal 16 dicembre scorso in attuazione del blocco generale in vigore in Germania fino al 28 marzo per il contenimento della pandemia di Covid-19, tornano a chiedere di riaprire. Come riferisce il quotidiano “Frankfurter Allgemeine Zeitung”, il settore denuncia di versare in “una situazione catastrofica” a seguito del lockdown. Il presidente dell’Associazione tedesca degli hotel e dei ristoranti (Dehoga), Guido Zoellick, ha dichiarato: “Non possiamo più resistere settimane o mesi in questo stato di shock”. Zoellick ha, quindi, chiesto al governo federale e agli esecutivi dei Laender di fornire “una prospettiva chiara e affidabile” per la riapertura degli alberghi e dei ristornati alla videoconferenza che la cancelliera Angela Merkel e i primi ministri degli Stati tedeschi terranno il 22 marzo prossimo.
L’incontro è stato convocato per valutare l’efficacia del lockdown e decidere gli sviluppi futuri del piano per gli allentamenti delle restrizioni anticontagio, in vigore dall’8 marzo, a fronte del continuo aumento delle infezioni da coronavirus in Germania. Intanto, per Zoellick, devono essere migliorati gli aiuti che lo Stato fornisce alle imprese contro la crisi. “Se veniamo chiusi di forza, dobbiamo anche essere risarciti, per l’intero importo delle perdite”, ha affermato il presidente del Dehoga. Secondo Zoellick, ogni mese di lockdown provoca una perdita media del 75 per cento del fatturato per alberghi e ristoranti.
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