“Io sono ottimista. Il contesto nel quale ci troviamo è difficile, forse il peggiore dal dopoguerra, per via del post pandemia, della guerra, ma la situazione dell’Italia è migliore di quella che qualcuno vuole fare credere. Se guardiamo i dati, scopriamo che questa nazione ha una grande capacità di resistere e reagire”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel corso dell’appuntamento sui social con “Gli appunti di Giorgia”, in coincidenza con i primi 100 giorni del governo. “Se sappiamo lavorare bene, siamo in una realtà per la quale possiamo avere un po’ di ottimismo, perché l’ottimismo, lo ripeto, è fondamentale quando si deve uscire fuori dalle crisi – ha continuato il capo dell’esecutivo -. Il governo ce la sta mettendo tutta, continuerà a mettercela tutta, con piccole iniziative necessarie e con grandi scenari fondamentali, lavorando su entrambi i livelli con determinazione e dedizione. Io sono ottimista che questa nazione ce la farà”.
“Le risposte strutturali, quelle che non sono spot, richiedono lavoro e precisione. Ho visto governi che avevano la necessità di comunicare ogni giorno un’iniziativa diversa: spesso, però, quelle iniziative non erano soluzioni. Io vorrei lavorare sulle soluzioni e il bilancio di questo lavoro, che è una maratona, e non sono i cento metri, lo voglio tirare alla fine di questo percorso”, ha evidenziato il presidente del Consiglio.
Meloni ha parlato della riforma della giustizia a cui il governo sta lavorando: “Ho lungamente parlato con il ministro Nordio nei giorni scorsi, che è impegnato su una riforma molto seria e ampia della giustizia che possa garantire tempi celeri, certi, il massimo delle garanzie per chi è sotto processo e sotto indagine, ma anche il massimo delle garanzie che quando vieni condannato, sconti la pena”.
“Ho detto a Carlo Nordio, e lui è d’accordo con me, che uno dei tratti distintivi di questo governo rispetto ai precedenti è che noi vogliamo che la giustizia sia presente e che lo Stato di diritto e la sicurezza vengano garantiti su quei reati che sono criminalità diffusa, quelli maggiormente percepiti dai cittadini”, ha aggiunto il presidente del Consiglio.
Parlando di sicurezza, Meloni ha affermato che “i primi risultati del progetto ‘stazioni sicure’, avviato dal ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, sono molto significativi. Le persone che vivono in Italia devono sentirsi al sicuro”.
Meloni: “L’Italia può diventare la porta dell’approvvigionamento energetico in Europa”
Con un po’ di intelligenza, con un lavoro di cooperazione fatto bene, con risorse spese nel modo giusto, l’Italia può diventare la porta dell’approvvigionamento energetico in Europa”, ha detto Meloni. “L’Italia si sta concentrando moltissimo sul Mediterraneo cosiddetto allargato – ha aggiunto il capo dell’esecutivo -. Dialogare con queste nazioni diventa fondamentale per difendere quello che accade da noi. Con l’Algeria e la Libia abbiamo siglato patti che riguardano l’energia. Nella tragedia della situazione energetica che stiamo affrontando, l’Italia ha la grande possibilità, ha la posizione, di essere quella che lega l’Europa ed il suo approvvigionamento energetico all’Africa, attraverso il Mediterraneo”
“Sono tanti provvedimenti che servono a dimostrare una maggiore presenza, una maggiore attenzione delle istituzioni, dello Stato nei confronti dei nostri anziani, perché una società giusta non può non partire dall’attenzione verso i suoi anziani”, ha detto Meloni in merito agli interventi del governo per la terza età.
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