Un gruppo di manifestanti armati di torce ha circondato la ministra delle Finanze olandese, Sigrid Kaag, Diepenheim, nell’area orientale dei Paesi Bassi, mentre cercava di raggiungere il luogo dove avrebbe dovuto tenere un comizio politico. La ministra, apparentemente non intimidita, ha cercato di parlare con i manifestanti, tutti contrari alle politiche espresse dal partito D66, di cui Kaag è presidente, di tendenze progressiste. Tuttavia, secondo Kaag, i manifestanti “non erano realmente intenzionati a parlare” ed era difficile ascoltare le loro lamentele a causa delle sirene della polizia presente sul posto. Diversi politici hanno commentato l’accaduto, criticando l’operatore dei manifestanti: “Inaccettabile quello che è successo a Sigrid Kaag ieri sera. I politici devono poter svolgere liberamente il proprio lavoro. Le manifestazioni sono consentite, ma l’intimidazione dei politici deve cessare”, ha scritto il premier Mark Rutte su Twitter.
Il ministro degli Affari esteri Wopke Hoekstra ha definito “una vergogna assoluta” che Kaag sia stato nuovamente molestata. “E’ necessario che tutti, compresi tutti i politici, facciano il loro lavoro normalmente, in totale sicurezza. Ascoltare e parlare tra loro è importante. Soprattutto se non si è d’accordo”, ha detto Hoekstra. Kaag, infatti, era stata già sottoposta a delle minacce lo scorso anno: all’inizio del mese un uomo, noto come Max van den B., è stato condannato in appello per aver minacciato la ministra con una torcia accesa di fronte a casa sua. L’uomo si era fermato dinnanzi all’abitazione di Kaag urlando degli slogan cospirazionisti, un episodio che ha portato a un aumento della sicurezza della ministra.
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