“La farmacovigilanza è deputata ad Aifa ed Ema. In un Paese evoluto dal punto di vista sanitario come il nostro, è ovvio e importante che tutte le segnalazioni di eventi gravi o addirittura fatali attirino il massimo dell’attenzione. Ma un conto è un’associazione temporale, un conto un nesso di casualità. Non dobbiamo basare le nostre reazioni su valutazioni emozionali, ma fondarle sull’evidenza dei fatti. Il vaccino AstraZeneca è largamente sicuro, è stato impiegato in tanti milioni di persone in Europa, senza generare riserve sul profilo di sicurezza”. Lo ha detto il presidente del Consiglio superiore di sanità (Css) Franco Locatelli, ospite a SkyTg24, commentando la decisione della Regione Piemonte di sospendere la vaccinazione con AstraZeneca.
Il vaccino AstraZeneca “lo farei io e lo farei fare ai miei cari, senza alcuna esitazione, riserva o riluttanza”, ha proseguito Locatelli. “È un vaccino sicuro che ha un ottimo profilo di efficacia, ed è importante che venga utilizzato. È una fase straordinariamente critica, dobbiamo usare tutte le risorse a nostra disposizione per coprire la popolazione italiana”.
“Credo che alla fine del prossimo trimestre, con 52milioni di dosi, una quota delle quali di un vaccino che si somministra in un’unica dose, avremo una situazione significativamente migliore. I dati che arrivano da Israele, dal Regno Unito, ma anche da noi, ci dicono chiaramente che più crescerà il numero di vaccinati, più favorevole sarà la situazione che dovremo affrontare. Però dobbiamo tenere duro e non pensare che questo cambio di situazione arrivi dall’oggi al domani, né in poche settimane, ci vorranno alcuni mesi. Ma la luce si vede chiaramente” ha aggiunto.
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