Il ministero dell’Interno del Governo di unità nazionale (Gun) ha annunciato il ritrovamento di 75 corpi e 50 resti umani nella città di Derna, colpita dalle devastanti inondazioni causate dal cedimento di due dighe a seguito del passaggio del ciclone sub-tropicale “Daniel”. Il recupero è stato eseguito dalle squadre forensi della Polizia giudiziaria, in coordinamento con la sala sicurezza e con la partecipazione della Guardia costiera, dei sommozzatori, delle equipe mediche d’urgenza e da campo, con il contributo degli elicotteri della Marina militare italiana per la ricerca e soccorso, stando ad un comunicato diffuso dal ministero di Tripoli.
Sono stati prelevati circa 125 campioni del DNA che potranno essere utili per l’identificazione. Nel frattempo, la polizia e gli esperti del Servizio investigativo criminale, in coordinamento con il comandante della Guardia costiera della città al Susah, sono riusciti a recuperare altri due corpi vicino alla riva del mare, mentre un altro corpo è stato ritrovato nella città di Shahat grazie all’utilizzo di un dispositivo a spettro Rgb. Altri 100 corpi non identificati sono stati trovati nella regione di Wardiya e Wadi Jarjaramah, molto difficili da recuperare perché finiti in una zona impervia. Non esiste un bilancio ufficiale delle vittime. L’ultimo conteggio dell’Organizzazione mondiale della sanità, risalente al 15 settembre, era di 3.958 corpi identificati negli ospedali, mentre il numero dei dispersi era di oltre 9.000. Secondo alcune stime sul numero di edifici crollati e persone scomparse, il bilancio delle vittime oscilla tra i 15.000 e i 25.000 morti.
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