Nell’agosto del 2021, durante un incontro a Berlino, l’allora presidente del Consiglio, Mario Draghi, mise in guardia l’ex cancelliera Angela Merkel dal capo dello Stato russo, Vladimir Putin. È quanto rivelato da Lars-Hendrik Roeller, già consigliere di Merkel per l’Economia, durante il convegno “Twenty years of Italy in Berlin. The outlook of the German-Italian relationship”.
Nel racconto di Roeller, durante l’incontro con Merkel, Draghi “parlò di difesa europea”. La difesa comune è uno dei temi più dibattuti nell’Ue. Lo sviluppo della difesa europea è vista come ulteriore arricchimento delle capacità di difesa dell’Occidente nel suo insieme, soprattutto dei suoi valori fondamentali, in una prospettiva integrata con l’Alleanza atlantica. Nel corso del colloquio, l’allora presidente del Consiglio affermò: “L’unica lingua che Putin capisce è la forza, facciamo qualcosa”.
Già allora moltissimi dossier contrapponevano il Cremlino alle Capitali europee: dalla crisi dei migranti al confine tra Polonia e Bielorussia alla dipendenza energetica da Mosca fino al conflitto nel Donbass, scoppiato nel 2014 e mai risolto.
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