Il Piano strategico non cambia. Con queste parole l’amministratore delegato di Leonardo, Alessandro Profumo, ha aperto la presentazione dei conti 2020 che – impattati fortemente dalla pandemia – avevano determinato per il titolo un calo di tre punti percentuali all’apertura in Borsa di questa mattina. Parole che rassicurano i mercati, che inizialmente avevano recepito negativamente i cali che avevano interessato l’utile – attestatosi a 243 milioni di euro con un calo del 70,4 per cento – e l’andamento di Ebit ed Ebita, influenzato dalla pandemia e dalle difficoltà dell’aeronautica civile e delle joint venture strategiche. La conferma del Piano strategico, dell’impegno sul rating investment grade e dell’interesse nei confronti di possibili operazioni di M&A ha contribuito ad un repentino cambio di segno del titolo a Piazza Affari, che scatta e sale del 6,57 per cento. “Sono orgoglioso dell’impegno delle nostre persone, che lavorano per sostenere non solo i clienti ma anche le comunità in cui siamo presenti: abbiamo superato con successo il 2020 nonostante il contesto sfidante, dimostrando una performance di business solida e resiliente”, ha affermato Profumo, sottolineando che la società “non ha bisogno di liquidità aggiuntiva, né di aumenti o rifinanziamenti fino al 2022”.
Tiene quindi l’ex Finmeccanica, che nel 2020 ha registrato ordini per 13,754 miliardi di euro contenendo a 2,5 punti la flessione dovuta al contesto pandemico: un andamento positivo dovuto ai buoni risultati nel comparto militare e governativo, che porta il portafoglio ordini complessivo a 35,516 miliardi assicurando una copertura in termini di produzione equivalente per circa due anni e mezzo. “Il business militare e governativo si è dimostrato resiliente e ci ha consentito di raggiungere i risultati attesi, e la solidità dei fondamentali del Gruppo ci rende fiduciosi nel breve e medio/lungo termine”, ha detto l’amministratore delegato commentando i risultati del Gruppo, ribadendo che i fondamentali di business e le prospettive future rimangono invariate. Leonardo, ha aggiunto stamattina durante la presentazione dei conti agli analisti, ha dimostrato “robustezza nel commerciale, ottimizzando il portafoglio per crescere nel core business”. Confermata anche la guidance per il 2021 – definita “coerente con le aspettative” dagli analisti di Equita – che per il Gruppo conferma la resilienza nonostante l’incertezza relativa all’evoluzione su scala globale della pandemia: nello specifico, sono previsti ordini per 14 miliardi di euro, ricavi compresi tra 13,8 e 14,3 miliardi e un Ebita tra 1,075 e 1,125 miliardi, assumendo nessun pagamento di dividendo per l’esercizio 2020 e l’assenza di nuove operazioni straordinarie.
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