Il sito dell’antica città di Ur dei caldei, luogo di nascita di Abramo, ha completato in tempi record i lavori di restauro per poter ospitare il prossimo 6 marzo l’incontro interreligioso tra il Papa e i rappresentanti delle varie fedi che compongono l’Iraq. Come indicato da fonti di “Agenzia Nova”, la Grande Ziggurat che domina il sito archeologico di Ur è stata finemente restaurata e per l’occasione è stato realizzato un moderno impianto di illuminazione per valorizzarne l’impatto anche nelle ore notturne. Diversi filmati pubblicati dai media iracheni hanno mostrato i lavori condotti da parte delle autorità irachene per rendere praticabile il sito archeologico tra i più importanti al mondo. Per la prima volta le strade, fino ad oggi semplici piste sulla sabbia del deserto, sono state asfaltate per consentire gli spostamenti al seguito papale e alle autorità nel sito archeologico di Ur. Nell’area della Grande Ziggurat oltre all’illuminazione sono state piazzate passerelle di legno e grandi ombrelloni per proteggere dal sole cocente gli oltre 100 partecipanti all’incontro con il Papa.
Un tema particolarmente delicato è quello della sicurezza in una provincia, come quella di Dhi Qar, da diversi mesi teatro di violente proteste e scontri. Per recarsi a Ur, il Papa atterrerà infatti in aereo nella città di Nassirya, capoluogo della provincia di Dhi Qar, interessata nei giorni scorsi da violente proteste che hanno costretto il governo a schierare la polizia in tenuta antisommossa e dispiegare militari dell’esercito. Lo scorso 27 febbraio la città è stata teatro di violenti scontri in cui sono rimaste ferite 40 persone, mentre nei giorni precedenti cinque manifestanti sono rimasti uccisi nel confronto con le forze di sicurezza.
Lo scorso primo marzo, il ministro della Cultura e del Turismo, Hassan Nazim, ha sottolineato in una conferenza stampa l’importanza di lavorare al successo della visita del Papa. “L’incontro per il dialogo interreligioso nella città di Ur sarà un’opportunità per riunire i rappresentanti delle varie fedi irachene inclusi musulmani, cristiani, sabei mandei e yazidi”, ha dichiarato il ministro. Il ministro ha risposto anche ad alcune domande sulla situazione a Nassiriya dopo le proteste dei giorni scorsi. “Questa visita è nell’interesse della città e il governo è a conoscenza delle condizioni in cui versa Nassiriya. Una sessione del Consiglio dei ministri si è tenuta nei giorni scorsi alla presenza del primo ministro Mustafa al Kadhimi e del governatore di Nassiriya per discutere la situazione della città e lanciare una serie di progetti a sostegno della popolazione”, ha dichiarato Nazim. “L’Iraq ha l’opportunità di beneficiare di questa visita per l’impatto che avrà sulla pace e l’armonia sociale. La visita avrà anche un impatto economico e turistico”, ha sottolineato il ministro, precisando che in occasione della visita l’Ente per il turismo ha già iniziato a lavorare ad una serie di progetti per accogliere in futuro visitatori e pellegrini cristiani.
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