Il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, ha rinnovato l’invito all’omologo del Brasile, Luiz Inacio Lula da Silva, a visitare il suo Paese per “conoscere e sentire il dolore e la sofferenza degli ucraini” coinvolti nel conflitto con la Russia. Lo ha detto il neo ambasciatore dell’Ucraina a Brasilia, Andrii Melnyk, in un’intervista con il quotidiano “O Globo”. I due capi di stato si sono incontrati per circa un’ora in un bilaterale celebrato a margine dei lavori dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite, a New York, negli Stati Uniti. Secondo Melnyk, Zelensky ha chiesto a Lula di avere “una maggiore comprensione riguardo alla perfida natura genocidiaria dell’invasione militare russa” contro il paese e ha chiesto al presidente brasiliano di rivedere la sua posizione sulla vendita di munizioni agli ucraini. Melnyk ha valutato in ogni caso l’incontro come “franco e rispettoso”, oltre che “di cruciale importanza” per un riavvicinamento che “apre una nuova pagina nelle nostre relazioni bilaterali”.
Il bilaterale è servito a discutere delle opportunità di dialogo perché, ha dichiarato Lula ai media, “non si ripeta più una occupazione territoriale come quella fatta dalla Russia”. Il Brasile, ha aggiunto, ha insistito sull’idea di creare un gruppo di Paesi neutrali in grado di garantire un dialogo tra Mosca e Kiev. A Zelenski “ho parlato della necessità di trovare un gruppo di Paesi amici in grado di costruire una proposta che non sia di nessuna delle due parti, dei due paesi che sono in guerra. Ed ho ricordato anche”, ha riferito Lula, “che un negoziato a un tavolo di dialogo è molto più conveniente di una guerra, non ci sono vittime, non ci sono morti e neanche uno sparo”.
Dal canto suo Zelensky ha parlato di un “importante” incontro con Lula. “Dando seguito al sincero e costruttivo dialogo tenuto, abbiamo dato istruzioni alle nostre squadre diplomatiche di portare avanti le nostre relazioni bilaterali e gli sforzi di pace”, ha scritto il presidente ucraino in un messaggio pubblicato sul proprio profilo X. Di dialogo “caloroso e sincero” ha parlato anche il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, mentre l’omologo brasiliano, Mauro Vieira, ha riferito di “un’ottima comprensione reciproca”. “Il presidente Lula ha informato Zelensky che il consigliere speciale della Presidenza della Repubblica, Celso Amorim, continuerà a partecipare alle riunioni del cosiddetto Processo di Copenaghen”, ha detto Vieira riportando anche il ringraziamento di Zelensky per gli sforzi portati avanti da Brasilia.
L’incontro segue un lungo confronto a distanza tra i due presidenti. Il Brasile, pur tra i primi Paesi a condannare l’invasione della Russia, non ha mai accettato di fornire supporto tecnico o militare all’Ucraina. Polemiche sono nate anche per altri distinguo posti da Lula, a partire dal riferimento alla possibilità che l’Ucraina rinunci alla Crimea, la penisola sotto controllo russo dal 2014, cui Kiev non intende però rinunciare. Il presidente brasiliano si è anche smarcato dalla condanna verbale unilaterale al Cremlino, ricordando che una guerra finisce se c’è volontà di entrambe le parti. La stessa proposta di un gruppo di Paesi mediatori del conflitto, con un piano di concessioni reciproche delle due parti in guerra, non ha sin qui avuto grande ascolto da Kiev.
Lula e Zelensky si erano incontrati una volta in video conferenza, ma quello tenuto mercoledì sera negli Usa, la notte in Italia, è stato il primo “faccia a faccia” diretto. Una riunione si sarebbe dovuta celebrare anche a margine dei lavori del G7, tenuti a maggio in Giappone. Il bilaterale, annunciato dalla diplomazia brasiliana, non si sarebbe poi tenuto “per incompatibilità di agende”. La stampa sudamericana attribuiva l’impossibilità del confronto alla distanza tra le parti. A un giornalista che chiedeva se fosse rimasto deluso dal mancato incontro con Lula, Zelensky rispose sorridendo che sarebbe stato il presidente del Brasile a doversi sentire deluso.
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