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L’Algeria rompe le relazioni con il Marocco, tutte le reazioni a Rabat e Algeri

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Il primo ministro marocchino, Saadeddine El Othmani, ha dichiarato che il ripristino delle relazioni tra Marocco e Algeria è uno sviluppo inevitabile e necessario. Dopo la decisione dell’Algeria di interrompere le relazioni diplomatiche con il Marocco, El Othmani ha dichiarato al sito “Aswat Magharebia” di essere “profondamente dispiaciuto per la decisione” dei vicini orientali. Il capo del governo di Rabat, esponente del partito islamico di Giustizie e Sviluppo, ha aggiunto che “la posizione marocchina è stata chiarita attraverso una serie di discorsi reali di Sua Maestà, re Mohammed VI, l’ultimo dei quali è stato il 20 agosto scorso”. El Othmani ha fatto riferimento all’invito al dialogo del monarca marocchino, sottolineando l’affermazione che “la stabilità e la sicurezza dell’Algeria è parte integrante della stabilità e della sicurezza del Marocco”.


Il premier ha auspicato di poter “mettere in pratica l’appello di re Mohammed VI sul campo”, aggiungendo che “il Marocco guarda agli interessi superiori dei popoli del Maghreb in generale e dei popoli marocchino e algerino in particolare: mi rammarico profondamente di questo recente sviluppo e speriamo di superarlo nel prossimo futuro”. Il titolare dell’esecutivo ha detto che “la costruzione dell’Unione del Maghreb e il ritorno alla normalità dei rapporti tra i due vicini, Marocco e Algeria, è un destino inevitabile e necessario, dettato soprattutto da interessi comuni e dalla costruzione di un comune futuro”. Il premier marocchino ha poi concluso: “Secondo me, il Marocco deve sempre seguire questo orizzonte strategico e aggrapparsi costantemente a questa speranza”.

Per la stampa algerina la rottura delle relazioni era nell’aria

La stampa algerina dedica ampio spazio oggi alla rottura dei rapporti diplomatici con il Marocco annunciata ieri dal ministro degli Esteri algerino, Ramtane Lamamra. Secondo la lunga dichiarazione letta dal capo della diplomazia a nome del presidente della Repubblica, Abdelmadjid Tebboune, alla base della decisione ci sarebbero gli “atti ostili” del Marocco nei confronti dell’Algeria da metà luglio, in particolare le dichiarazioni a sostegno al diritto all’autodeterminazione della Cabilia, e le affermazioni su rapporti tra Algeria e Iran fatte dal ministro israeliano, Yair Lapid, durante la sua visita in Marocco. Non solo. Algeri ha accusato Rabat di essere dietro gli incendi boschivi che hanno causato decine di vittime e devastato il nord del Paese. Secondo il sito web filo governativo “Algerie Patriotique” “la decisione era nell’aria”, dal momento che “la rottura avviene a due mesi dalla provocazione rappresentante del Marocco alle Nazioni Unite, che aveva esposto una mappa dell’Algeria senza la Cabilia”. L’interruzione dei rapporti con Rabat, secondo il giornale, “era già stata decisa da Algeri dopo che le Forze armate algerine erano state messe in stato massima allerta alle frontiere occidentali e avevano chiuso dello spazio aereo”.

Abdelmadjid Tebboune - Algeria
Abdelmadjid Tebboune

Per il quotidiano generalista pubblico algerino “El Moudjahid”, “la situazione degli algerini in Marocco e dei marocchini in Algeria non ne risentirà: la dimensione umana è inseparabile dai legami storici che esistono tra i due popoli”. Il sito web d’informazione algerino in lingua francese “Tsa”, considerato vicino all’opposizione, al governo di Algeri, sottolinea l’ufficialità della rottura dei rapporti con il Marocco, ricordando come la decisione arrivi a una settimana dalla riunione dell’Alto Consiglio di Sicurezza algerino, che ha deciso di rivedere i rapporti tra i due Paesi. Secondo il sito internet dell’emittente televisiva “Ennahar”, “la rottura delle relazioni diplomatiche è il risultato inevitabile delle pratiche del regime marocchino”, nonostante l’esistenza di “vincoli di fratellanza e la mescolanza del sangue dei due popoli fratelli”.

Il sito web d’informazione “Algerie Echo” punta i riflettori sul probabile mancato rinnovo del gasdotto Maghreb-Europa, gasdotto che collega Algeria e Spagna attraverso il territorio marocchino. “L’Algeria sembra aver anticipato la decisione in merito al rinnovo del gasdotto Maghreb-Europa, come testimonia l’annuncio di un’estensione di 2 miliardi di metri cubi/anno del gasdotto Medgaz che collega l’Algeria e la Spagna. A questo proposito, la società nazionale di idrocarburi Sonatrach e il suo partner spagnolo Naturgy hanno annunciato il 13 luglio l’entrata in servizio nel quarto trimestre del 2021 dell’ampliamento di Medgaz, un gasdotto di 210 chilometri da Beni-Saf ad Almeria”. L’accordo vedrà un incremento del 25 per cento dei flussi del gasdotto, per raggiungere i 10 miliardi di metri cubi all’anno a partire dal quarto trimestre.

Secondo la stampa marocchina la rottura dei rapporti diplomatici è “ingiustificata e unilaterale”

La stampa marocchina dedica invece poco spazio alla rottura limitandosi per lo più alla ripresa delle dichiarazioni del ministro degli Esteri marocchino, Nasser Bourita, che ha definito “ingiustificata, pretestuosa”, ma tuttavia “attesa” la scelta di Algeri. A fine luglio, ricorda la dichiarazione del ministro, il re del Marocco, aveva invitato il presidente algerino, Abdelmadjid Tebboune, a “lavorare all’unisono per lo sviluppo delle relazioni tra i due Paesi”. Il portale informativo “Medias 24”, riprende le dichiarazioni del capo della diplomazia di Rabat, secondo il quale la decisione dell’Algeria è “unilaterale e ingiustificata”. Secondo il ministro, il Regno si “rammarica per questa decisione” ribandendo la necessità di continuare ad agire per lo sviluppo delle relazioni tra i due popoli con saggezza e responsabilità.

re Mohammed VI

Il sito web “Aswat Maghrebia” riporta invece le dichiarazioni del primo ministro marocchino, Saadeddine el Othmani, il quale ha definito “inevitabile” il ripristino delle relazioni tra il Regno e l’Algeria, “per il bene della popolazione e degli interessi comuni”. Il portale informativo “Le 360”, punta i riflettori sulla decisione di Algeri che “non sorprende” viste le recenti affermazioni di Tebboune circa la volontà di “rivedere” i rapporti con il Marocco e intensificare la sicurezza sulle frontiere occidentali. Secondo la fonte, le accuse mosse dall’Algeria nei confronti del Regno sarebbero “pretestuose” e “avanzate con il tentativo di nascondere i fallimenti della sua classe politica nella gestione dell’emergenza sanitaria, degli incendi e della penuria d’acqua potabile”.

Il portale informativo “Morocco World News” sottolinea come, nonostante le accuse di Algeri, sulla presunte responsabilità di Rabat in merito agli incendi che hanno devastato il nord del Paese, il sovrano marocchino “avesse dato disposizione di fornire gli aiuti necessari all’Algeria, mobilitando aerei antincendio”. Tuttavia, di fronte a questa offerta e una rinnovata speranza di un dialogo tra i due Paesi da parte di Mohammed VI, Algeri non ha “mai risposto e accettato il sostegno offerto da Rabat”. Il quotidiano francofono “L’Opinion” titola sulla sua versione online “Il Marocco reagisce alla rottura algerina”, pubblicando la dichiarazione del ministero degli Esteri che ha “preso atto” con “rammarico” della decisione di Algeri.

Algeria-Marocco: i partiti sostengono lo stop ai rapporti, l’opposizione islamica temporeggia

I principali partiti politici dell’Algeria hanno espresso il proprio sostegno alla decisione del presidente della Repubblica. L’unica eccezione è il Movimento della società per la pace (Msp), formazione islamica di opposizione all’esecutivo e seconda forza politica in parlamento. Questo partito, considerato vicino alla Fratellanza musulmana, l’influente gruppo politico musulmano al governo in Marocco attraverso Partito della Giustizia e dello Sviluppo, è stato escluso all’ultimo momento dalla coalizione che si riunisce attorno al capo dello Stato, formatasi dopo le elezioni anticipate del 12 giugno scorso. Il presidente dell’Msp, Abedrezzak Makri, non ha ancora preso una posizione e declina ogni commento, ma secondo fonti di “Agenzia Nova” una dichiarazione dovrebbe arrivare in giornata. Intanto, come prevedibile, il Fronte di liberazione nazionale (Fln), il principale partito politico al potere nel Paese nordafricano, ha accolto con favore la decisione del governo di interrompere i rapporti con il Marocco.

In un comunicato, l’Fln ha salutato “la posizione decisiva dello Stato algerino, che si è riservato il diritto di attuare la sua strategia per rispondere adeguatamente al regime marocchino”, considerando lo stop ai rapporti con Rabat “una reazione a molti elementi, compreso il livello di ostilità del Marocco verso l’Algeria”. Il Fronte ha affermato che “l’Algeria è sempre stata legata ai rapporti fraterni tra i due popoli ed è stata paziente, ma non accetterà più la prosecuzione delle provocazioni, dei complotti e delle aggressioni”. Il partito di maggioranza relativa in parlamento ha indicato che le azioni di Rabat “contraddicono direttamente i principi e gli accordi che strutturano e ispirano i rapporti algerino-marocchino, oltre ad essere in flagrante contraddizione con il diritto internazionale”. Il partito ha ricordato che “il console marocchino ad Orano aveva qualificato l’Algeria come un paese nemico”, denunciando che “le pratiche vergognose del Regno si riflettono molto fortemente sulla propaganda mediatica, di cui si avvale il regime marocchino, per diffondere ogni tipo di calunnia e notizie false sull’Algeria e le sue istituzioni sui social network”.

Dal canto suo, il Raggruppamento nazionale democratico (Rnd), terza forza politica in parlamento, ha espresso il suo sostegno assoluto alla decisione di interrompere le relazioni diplomatiche tra Algeri e Rabat, considerandola una scelta sovrana che tutela gli interessi dell’Algeria e del suo popolo, contro minacce e provocazioni provenienti dal Paese vicino. L’Rnd ha spiegato, in una dichiarazione, di aver sempre “avvertito della gravità delle ostilità nel Regno del Marocco”, sollecitando le autorità “a prendere le misure necessarie per far fronte le pratiche vergognose del regime marocchino, che violano il principio del buon vicinato”. La formazione politica di orientamento liberista ha sollecitato il popolo algerino a “essere vigile e unito attorno alle sue istituzioni ufficiali e sovrane, e a difendere gli interessi diplomatici ed economici dell’Algeria, l’integrità e l’unità dei suoi territori, preservare il suo tessuto sociale, proteggere la sua sicurezza nazionale e affrontare qualsiasi aggressione, qualunque ne sia la fonte”.

Il fronte El Moustakbal, quarto partito del nuovo parlamento, ha accolto positivamente “la decisione di interrompere le relazioni diplomatiche con il Regno del Marocco”. Il movimento nazionalista ha spiegato, in una nota, che “i recenti avvenimenti in Algeria hanno rivelato il sostegno del regime marocchino alle organizzazioni terroristiche che cercano di minare l’unità nazionale e seminare discordia tra il popolo algerino”. Il comunicato afferma il sostegno del partito alla decisione della diplomazia algerina e sottolinea “la profondità dei rapporti tra i due popoli fraterni”. Da parte sua, il movimento islamista El Binaa, che appoggia la coalizione di governo fedele al presidente Tebboune, ha ritenuto che la decisione di interrompere le relazioni diplomatiche con il Regno del Marocco “era attesa e giustificata, dopo i brutali attacchi del Regno del Marocco contro l’Algeria e scavalcando tutti gli standard diplomatici”. Il partito indica che “il Marocco ha superato i suoi obblighi, i suoi diritti e il buon vicinato sostenendo le organizzazioni terroristiche e chiedendo apertamente di dividere l’unità del popolo algerino”. El Binaa ha sottolineato che “la politica praticata dal regime del Regno del Marocco ha portato a questa posizione, che si tradurrà in una perdita per gli interessi del popolo marocchino”.

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