I costi dei tamponi per rilevare il contagio da Covid-19 in Svezia sono diventati “insostenibili”: i test dovrebbero essere condotti solo sugli anziani, persone fragile e sul personale sanitario. Lo ha detto la direttrice dell’Agenzia di sanità pubblica svedese, Karin Tegmark Wisell, in una intervista televisiva rilasciata ieri pomeriggio. Commentando che in vista della fine delle principali misure anti-Covid in Svezia, a partire da mercoledì 9 febbraio, le regioni hanno chiesto di smettere di eseguire tamponi indistintamente a tutti coloro che mostrano sintomi da Covid-19, l’esperta sanitaria ha detto: “Siamo arrivati al punto che i costi dei test e la loro rilevanza non sono più difendibili”.
Secondo Tegmark Wisell, i malati con sintomi da infezione di coronavirus dovrebbero “restare a casa” dato che “la diffusione del contagio è così estesa che circa la metà di coloro che si sottopongono al test riceve un esito positivo”. Secondo la direttrice dell’Agenzia di sanità pubblica svedese, “le risorse pubbliche dovrebbero essere usate meglio. Se dovessimo avere test approfonditi per tutti coloro che possono avere il Covid-19, ciò significherebbe forse mezzo miliardo (di corone) a settimana, all’incirca. Due miliardi al mese”, ha aggiunto.
“Se contribuisse a un controllo migliore che fosse significativamente diverso da quello che possiamo avere con altri sistemi di monitoraggio, allora ne varrebbe la pena”, ha spiegato l’esperta. “Ora abbiamo test approfonditi nell’assistenza sanitaria, per assistere gli anziani e abbiamo anche diversi tipi di monitoraggio in cui isoliamo quali varianti stanno circolando tra la popolazione. Dobbiamo anche adattarlo ora in modo che sia reso il più appropriato possibile”, ha proseguito.
Leggi anche altre notizie su Nova News
Seguici sui canali social di Nova News su Facebook, Twitter, LinkedIn, Instagram, Telegram