La Regione Lombardia, su proposta dell’assessore alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità Elena Lucchini, ha stanziato dieci milioni di euro per la prevenzione e il contrasto della violenza di genere.
Fra gli obiettivi, sostenere le attività dei centri antiviolenza e delle case rifugio-strutture di ospitalità pubblici e privati esistenti per donne vittime di violenza, garantendo la continuità degli interventi in corso. “Si tratta di risorse nazionali e regionali che destiniamo al potenziamento della nostra rete sociale a sostegno di tutte le donne”, ha affermato l’assessore Lucchini. “L’avvio, con uno stanziamento di 1,5 milioni della sperimentazione volta all’individuazione di alloggi messi a disposizione dalle Aler per le donne vittime di violenza – ha sottolineato – testimonia la massima attenzione rivolta alla necessità di garantire l’autonomia abitativa alle donne che si rivolgono ai nostri Centri”.
Per la prima volta, infatti, di concerto con la Direzione Generale Casa e Housing sociale e con le reti interistituzionali, verranno individuati alloggi sul territorio da inserire in un ‘Programma di valorizzazione alternativa alla vendita’. Tali alloggi saranno messi a disposizione dei soggetti gestori dei centri antiviolenza e case rifugio mediante un bando delle Aler che ne definirà le modalità di gestione.
“Questa è una sperimentazione – ha detto l’assessore alla Casa Paolo Franco – che ci consente di favorire percorsi di autonomia abitativa delle donne in carico a centri antiviolenza che necessitano di un sostegno nella fase di fuoriuscita. La riconquista di un’autonomia da parte di queste donne – sottolinea – è fondamentale, ed è imprescindibile che questo passi attraverso la disponibilità di un alloggio. L’individuazione di appartamenti messi a disposizione delle Aler ai gestori dei centri di antiviolenza si inserisce all’interno del ‘Programma di valorizzazione alternati alla vendita’ degli immobili”.
In sinergia con le istituzioni lombarde è previsto anche il finanziamento di percorsi dedicati alla tutela delle donne vittime di violenza che intendono garantire il rafforzamento della rete dei servizi pubblici e privati attraverso interventi di prevenzione, assistenza, sostegno ed accompagnamento, come il reinserimento lavorativo e, più in generale, azioni di informazione, comunicazione e formazione.
Prevista anche una formazione regionale delle reti territoriali interistituzionali antiviolenza anno 2024-2025 e una formazione che intercetti anche nuovi target in collaborazione con la prefettura di Milano.
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