“Possiamo impedire l’accesso dei bambini ai siti pornografici attraverso la certificazione dell’età. Dobbiamo rendere i siti responsabili dell’accertamento della certificazione dell’età, ma dobbiamo farlo senza affidare ai siti i dati dei fruitori, degli utenti, quindi attraverso servizi terzi che dovranno monitorare l’applicazione della legge”. Lo ha detto la ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari opportunità, Eugenia Roccella, in una intervista al Tg2 su quanto accaduto a Caivano. “C’è già una legge sul parental control” le cui linee guida “sono uscite proprio in questi giorni”, ha aggiunto.
Vi sono poi “tantissime app che possono svolgere un compito di questo tipo, ma il problema è che le famiglie non sono nemmeno al corrente che esistono, non le usano, questo strumento è pochissimo utilizzato”, ha spiegato per poi concludere come sia necessario rendere “il parental control in qualche modo scontato, automatico, come i seggiolini con l’allarme incorporato per le auto per i bambini”, ma anche “alfabetizzare le famiglie, far sì che questo strumento sia effettivamente usato”. Roccella ha poi concluso: “Il governo non ha aspettato Caivano per scoprire il problema, ce ne siamo occupati da subito, fin dalla prima finanziaria, stanziando un milione l’anno per progetti di alfabetizzazione digitale a tutela dei minori”
Leggi anche altre notizie su Nova News
Seguici sui canali social di Nova News su Facebook, Twitter, LinkedIn, Instagram, Telegram