L’intensificazione della cooperazione tra Italia e Serbia nell’ambito della ricerca e dell’innovazione ha segnato oggi un nuovo traguardo: la firma di un memorandum d’intesa da parte della ministra dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, e dei colleghi serbi dell’Istruzione, Branko Ruzic, e dello Sviluppo tecnologico e dell’Innovazione, Jelena Begovic. La sottoscrizione è avvenuta nella sede del Palazzo del governo a Belgrado. “Esistono già rapporti fra università italiane e serbe, fra comunità accademiche ed entità scientifiche” ma oggi “abbiamo fatto un passo ulteriore: dare una cornice a questi rapporti”, ha commentato soddisfatta la ministra. Bernini ha, peraltro, assistito anche a un’altra significativa firma, ossia quella di una lettera d’intenti tra l’ambasciata d’Italia a Belgrado e le cinque principali università serbe. La lettera verte sulla cooperazione nei campi della scienza, della ricerca, della cultura e dell’arte. La firma è stata apposta presso la sede della Camera di commercio serba dall’ambasciatore d’Italia, Luca Gori, e dai rettori dei cinque atenei coinvolti.
E’ essenziale “valorizzare, implementare e rafforzare i rapporti scientifici che già esistono, sotto il profilo dell’intelligenza artificiale, delle biotecnologie, dell’astrofisica, della mobilità sostenibile, della biodiversità”, ha spiegato Bernini. “Abbiamo già cominciato a lavorare insieme molto tempo fa, però è importante” proseguire, “proprio perché non esiste ancora una cornice comune, ma esistono comunque rapporti, anche all’interno dell’organigramma Ue, perché la Serbia ha partecipato al programma Horizon ed è membro effettivo del Cern”, ha affermato la ministra.
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