L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e i partner stanno sviluppando urgentemente piani per l’evacuazione immediata dei restanti pazienti dall’ospedale Al Shifa, nel nord di Gaza, del personale e delle loro famiglie, perché la struttura non è più attiva. Lo riferisce una nota dell’Oms, dopo che ieri una squadra di operatori ha gestito l’evacuazione di altri pazienti.
L’Oms fa sapere che nell’ospedale vi sono 25 operatori sanitari e 291 pazienti. Diversi pazienti sono deceduti nei 2 o 3 giorni precedenti a causa della chiusura dei servizi medici. Tra i pazienti figurano 32 bambini in condizioni estremamente critiche, due persone in terapia intensiva senza ventilazione e 22 pazienti in dialisi, il cui accesso alle cure salvavita è stato gravemente compromesso.
La stragrande maggioranza dei pazienti sono vittime di traumi di guerra, tra cui molti con fratture complesse e amputazioni, ferite alla testa, ustioni, traumi toracici e addominali, e 29 pazienti con gravi lesioni spinali che non sono in grado di muoversi senza assistenza medica. Molti pazienti presentano ferite gravemente infette a causa della mancanza di misure di controllo delle infezioni in ospedale e dell’indisponibilità di antibiotici.
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