La Commissione europea ha presentato oggi un piano d’azione sulle sinergie tra le industrie civile, della difesa e spaziale per rafforzare “il vantaggio tecnologico dell’Europa e sostenere la sua base industriale”. L’esecutivo europeo ha spiegato che il piano d’azione è concepito tenendo conto del fatto che, per la prima volta, i finanziamenti dell’Ue offrono l’opportunità di rafforzare l’innovazione europea esplorando e sfruttando il potenziale delle tecnologie all’interfaccia tra difesa, spazio e usi civili, come cloud, processori, cyber, quantistica e intelligenza artificiale. Gli obiettivi principali del piano d’azione sono tre. Il primo, migliorare la complementarità tra i programmi e gli strumenti dell’Ue, dalla ricerca allo sviluppo passando per la diffusione, in modo tale da aumentare l’efficienza degli investimenti e l’efficacia dei risultati (le sinergie). Il secondo, fare in modo che i finanziamenti dell’Ue per la ricerca e lo sviluppo, anche per la difesa e lo spazio, abbiano dividendi economici e tecnologici per i cittadini europei (gli spin-off). Terzo, facilitare l’uso dei risultati della ricerca dell’industria civile e dell’innovazione guidata dal settore civile nei progetti di cooperazione europea per la difesa (spin-in).
La Commissione annuncia 11 azioni mirate
Con questi obiettivi in mente, la Commissione europea annuncia undici azioni mirate incentrate sull’interazione tra industrie civili, della difesa e spaziali. In particolare, questi progetti creano un quadro per migliorare le sinergie e la fertilizzazione incrociata tra tutti i programmi e gli strumenti dell’Ue pertinenti, ad esempio nel campo del digitale, del cloud e dei processori, e inquadrano in modo sistematico e coerente lo sviluppo di tecnologie critiche con, in primo luogo, l’identificazione delle tecnologie critiche e dei futuri requisiti di capacità e, poi, lo sviluppo di roadmap tecnologiche. Infine, il lancio di progetti di punta mira a ridurre le dipendenze, promuovere la standardizzazione e l’interoperabilità, stimolare la cooperazione transfrontaliera, creare nuove catene del valore e rispondere alle esigenze strategiche della società e dell’Ue. L’obiettivo è anche quello di sostenere, in tutta l’Unione, l’innovazione da start-up, piccole e medie imprese (Pmi) e organizzazioni di ricerca e tecnologia (Ort), facilitando il loro accesso a nuove opportunità, anche mediante la creazione di una rete di “incubatori di innovazione”.
Un altro scopo è quello di preparare il lancio di tre progetti di punta ad alto potenziale: il primo riguarda le tecnologie dei droni, migliorando la competitività dell’industria dell’Ue in questa area tecnologica critica con una forte dimensione di difesa; il secondo una connettività sicura basata sullo spazio, che dovrebbe fornire un sistema di connettività resiliente e una connettività ad alta velocità per tutti in Europa basata sulla crittografia quantistica; il terzo, la gestione del traffico spaziale, necessaria per evitare eventi di collisione che possono derivare dalla proliferazione di satelliti e detriti spaziali, garantendo nel contempo un accesso autonomo allo spazio. La Commissione ha spiegato che, sebbene il mandato di questo piano d’azione sia limitato ai programmi e agli strumenti dell’Ue, può anche innescare un effetto sinergico positivo simile a livello nazionale grazie al cofinanziamento da parte degli Stati membri di progetti dell’Ue. Inoltre, il partenariato transatlantico e la cooperazione con altri Paesi affini possono sostenere gli sforzi dell’Ue in questo settore.