La Commissione europea ha deciso di inviare un parere motivato a Italia e Belgio per il non corretto recepimento di alcune norme europee sulla lotta contro il terrorismo. La direttiva sulla lotta contro il terrorismo costituisce un elemento chiave del programma europeo in merito e comprende “disposizioni che qualificano come reato e sanzionano i reati di terrorismo, come viaggiare all’estero per commettere tali reati, rientrare o spostarsi nell’Ue per tali attività, ricevere un addestramento a fini terroristici e finanziare il terrorismo”, si legge in una nota della Commissione europea. “Inoltre le norme dell’Ue prevedono disposizioni speciali per le vittime del terrorismo, al fine di garantire loro l’accesso a informazioni affidabili e a servizi di assistenza professionali e specializzati, immediatamente dopo un attentato e per tutto il tempo necessario”, continua la nota.
Gli Stati membri avevano tempo fino a settembre 2018 per recepire la direttiva nel loro ordinamento nazionale. La Commissione ha inviato lettere di costituzione in mora a Belgio e Italia nel dicembre 2021, esortando i 2 Paesi ad adottare le misure necessarie per ovviare alle carenze rilevate. Le risposte dei due Paesi, si legge nel comunicato della Commissione Ue, “non hanno tenuto sufficientemente conto dei rilievi della Commissione, e quest’ultima ha pertanto deciso di inviare un parere motivato”. Belgio e Italia dispongono ora di 2 mesi per rispondere e adottare le misure necessarie, trascorsi i quali, in assenza di risposte soddisfacenti, la Commissione potrà decidere di deferire i casi in questione alla Corte di giustizia dell’Ue.
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