Gli Stati Uniti “non hanno il diritto” di interferire nella cooperazione tra Cina e Germania. Lo ha dichiarato durante la conferenza stampa odierna il portavoce del ministero degli Esteri di Pechino, Zhao Lijian, dopo che Washington ha messo in guardia Berlino circa la partecipazione del gruppo statale cinese per le spedizioni e la logistica Cosco nel terminale di Tollerort, parte del porto di Amburgo. La cooperazione tra Cina e Germania è una questione (che compete a) due Paesi sovrani, gli Stati Uniti non dovrebbero attaccarla senza motivo e non hanno il diritto di interferire”, ha detto Zhao, alla vigilia dell’incontro previsto domani a Pechino tra il presidente cinese, Xi Jinping, e il cancelliere tedesco, Olaf Scholz.
Il mese scorso il governo federale ha approvato l’acquisizione da parte di Cosco di una quota del 24,9 per cento nel terminale di Tollerort, parte del porto di Amburgo. Sei ministeri (Esteri, Interno, Difesa, Economia e Protezione del clima, Finanze, Trasporti e Digitale) volevano impedire completamente l’ingresso del gruppo logistico nella gestione del terminale, cui invece era favorevole la Cancelleria. In precedenza, l’accordo tra il gruppo e Hhla, l’operatore portuale di Amburgo, prevedeva l’acquisizione di una quota del 35 per cento per 65 milioni di euro. A fronte delle posizioni dell’ufficio del cancelliere Olaf Scholz, i sei dicasteri hanno elaborato una soluzione di emergenza, riducendo la partecipazione di Cosco nel terminale di Tollerort al 24,9 per cento. L’obiettivo è far sì che l’azienda non acquisisca una minoranza di blocco e non possa esercitare alcuna influenza su un’infrastruttura critica sul principale porto della Germania. Il compromesso si è reso necessario a fronte dell’avvicinarsi della scadenza del 31 ottobre. Entro tale data, il governo federale avrebbe dovuto assumere la decisione sulla partecipazione di Cosco nel terminale di Tollerort. In caso contrario, l’accordo tra il gruppo e Hhla sarebbe entrato in vigore nella versione originaria.
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