Il leader della Corea del Nord, Kim Jong-un, ha ordinato una espansione del calendario delle esercitazioni militari e il “perfezionamento della postura bellica”. Lo hanno riferito i media di Stato nordcoreani, a margine di un incontro della Commissione militare centrale convocato ieri per discutere la preparazione al combattimento delle forze armate del Paese. Secondo l’agenzia di stampa ufficiale “Korean Central News Agency” (“Kcna”), durante l’incontro sono stati “discussi approfonditamente i principali incarichi militari e politici per il 2023, e le questioni a lungo termine riguardanti l’orientamento dell’edificazione delle forze armate”. La Corea del Nord si starebbe preparando frattanto a condurre una vasta parta militare per il 75mo anniversario della fondazione delle forze armate domani, 8 febbraio.
La Corea del Nord ha minacciato la scorsa settimana una “durissima reazione” all’ulteriore rafforzamento del calendario di esercitazioni militari congiunte di Corea del Sud e Stati Uniti, annunciato in occasione della recente visita a Seul del segretario della Difesa Usa, Lloyd Austin. Un comunicato del ministero degli Esteri nordcoreano, rilanciato dalla stampa ufficiale di quel Paese, accusa Washington e i suoi alleati regionali di spingere le tensioni nella Penisola coreana “ad una linea rossa estrema”. La progressiva espansione delle esercitazioni congiunte sul territorio della Corea del Sud rischia di trasformare la Penisola “in un enorme arsenale e in una zona di guerra”. La Corea del Nord – avverte il ministero – è pronta a reagire a qualsiasi minaccia a breve e lungo termine “con la più schiacciante forza nucleare”. Il ministero della Difesa della Corea del Sud ha annunciato frattanto che aerei da combattimento stealth statunitensi F-22 ed F-35 e bombardieri B1-B hanno preso parte il primo febbraio a una esercitazione aerea congiunta al largo delle coste occidentali del Paese.
Il segretario della Difesa degli Stati Uniti, Lloyd Austin, e il suo omologo della Corea del Sud, Lee Jong-sup, hanno concordato di espandere ulteriormente il calendario delle esercitazioni congiunte tra le forze armate dei due Paesi e di rafforzare la pianificazione della deterrenza nucleare in risposta ai programmi nordcoreani per lo sviluppo di armi di distruzione di massa. Austin ha incontrato Lee il 31 gennaio, in occasione del suo viaggio ufficiale in Corea del Sud e Filippine. In una dichiarazione congiunta diffusa a margine dell’incontro, i due ministri annunciano che le esercitazioni militari combinate in programma quest’anno verranno ingrandite in termini di “livello e dimensioni”, con lo spiegamento di risorse strategiche statunitensi come portaerei e bombardieri. Il ministro coreano Lee ha annunciato che il mese prossimo i due Paesi condurranno simulazioni di risposta ad attacchi nucleari dalla Corea del Nord.
In un editoriale pubblicato dall’agenzia di stampa “Yonhap” in occasione della visita a Seul, Austin ha ribadito il pieno sostegno degli Stati Uniti alla sicurezza della Corea del Sud, inaugurando una visita ufficiale in quel Paese asiatico. Il segretario ha avvertito che qualunque avversario minacci la Corea del Sud sfiderà “l’alleanza nel suo insieme”. L’impegno degli Stati Uniti a sostegno di Seul “include le capacità convenzionali, nucleari e di difesa missilistica”, ha puntualizzato Austin, con un chiaro riferimento alle recenti discussioni riguardo l’efficacia della “deterrenza estesa” statunitense nella Penisola coreana. Il segretario ha ricordato la presenza in Corea del Sud di 28.500 militari Usa e il recente invio di aerei da combattimento F-22 e F-35: “I nostri avversari e competitori sanno che se sfideranno uno di noi, sfideranno l’intera alleanza tra Stati Uniti e Repubblica di Corea”.
Per quanto riguarda l’obiettivo della visita a Seul, Austin ha espresso la volontà di Washington di “approfondire la cooperazione e discutere le sfide comuni alla sicurezza”. Il segretario ha descritto il partenariato tra i due Paesi come “una tra le alleanze più capaci, interoperabili e adattabili della storia”, e ha sollecitato a “rimanere vigili” nei confronti delle minacce alla sicurezza poste dalla Corea del Nord: “Negli ultimi decenni, la Repubblica Popolare Democratica di Corea ha sviluppato i suoi programmi di armamenti nucleari e balistici”, ha avvertito il segretario, spiegando che gli Stati Uniti e i loro alleati regionali sono al lavoro per rispondere alle “minacce persistenti” in quell’area del Globo. Infine, il segretario ha evidenziato l’importanza della cooperazione trilaterale tra Stati Uniti, Corea del Sud e Giappone nel campo della sicurezza, specie per quanto riguarda la difesa balistica e le operazioni navali.
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