Kazakhstan: domenica le elezioni legislative, per il governo “le più competitive della storia del Paese”

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Le elezioni legislative in programma domenica 19 marzo saranno le più “competitive” della storia moderna del Kazakhstan, a suggellare un anno di cambiamenti senza precedenti per il Paese. Lo ha detto il viceministro degli Esteri, Roman Vassilenko, durante un incontro con i capi delle missioni diplomatiche straniere ad Astana cui ha partecipato anche il presidente della Commissione elettorale centrale (Cec), Nurlan Abdirov. Il voto porterà al rinnovamento del Majilis, la camera bassa del parlamento kazakho, e dei maslikhat, gli organismi di rappresentanza territoriale. “Queste elezioni costituiscono un ulteriore passo verso una democrazia più partecipativa. Il Paese sta attraversando un ampio processo di modernizzazione politica, unico per dimensioni e profondità. Stiamo costruendo un nuovo Kazakhstan, che significa soprattutto un Kazakhstan equo e giusto”, ha spiegato Vassilenko. Secondo il viceministro, la dedizione del presidente Kassym-Jomart Tokayev ad attuare riforme a fronte di difficoltà interne ed esterne “è una chiara dimostrazione del suo impegno verso una formula basata su un presidente forte, un parlamento influente e un governo responsabile”. Le riforme, ha tuttavia aggiunto Vassilenko, vanno approcciate in maniera “attenta e sistematica, senza fretta”, in linea con l’enfasi di Tokayev sul concetto di stabilità.

Illustrando alcune delle novità delle prossime elezioni, Vassilenko ha sottolineato come il voto sarà “il più competitivo della storia moderna del Kazakhstan”. “La partecipazione di sette partiti contribuirà alla creazione di un sistema multipartitico, con una crescita della pluralità e della diversità politica. Tutto ciò è stato particolarmente evidente durante i dibattiti televisivi tra i rappresentanti dei partiti nel corso delle ultime settimane, con confronti incentrati su tante questioni sociali, economiche e politiche, e con visioni contrapposte del futuro del Paese”, ha aggiunto il numero due della diplomazia di Astana, sottolineando anche che 359 candidati nei distretti sono personalità indipendenti, cosa “senza precedenti” in Kazakhstan. “Abbiamo avuto finora una campagna elettorale vivace e possiamo aspettarci molti volti nuovi in parlamento, dal momento che la soglia di sbarramento per il Majilis è stata ridotta al cinque per cento”, ha osservato.

Secondo Vassilenko, le elezioni legislative completeranno “un ciclo di ricostruzione politica”, mettendo il punto al processo di transizione da “un sistema super-presidenziale” al modello promosso da Tokayev. Al cuore di tale cambiamento, ha evidenziato il viceministro, c’è “l’inclusione dei cittadini nel processo politico”. “Attraverso il referendum sulla riforma costituzionale e attraverso le elezioni presidenziali, legislative e amministrative, i cittadini del Kazakhstan hanno potuto chiaramente dire la loro sulla direzione del nostro Paese”, ha affermato Vassilenko. Abdirov, da parte sua, ha ricordato alcune delle novità più significative al sistema elettorale apportate dagli emendamenti costituzionali approvati l’anno scorso. Il principale tra questi è la transizione a un modello misto proporzionale-maggioritario, con il 30 per cento dei membri del Majilis eletto in collegi uninominali per la prima volta dal 2004. Secondo il presidente della Cec, tale sistema “garantisce ai leader dell’opinione pubblica l’opportunità di entrare sia negli organismi di rappresentanza locale che nel parlamento kazakho”. Altre novità sono il già citato abbassamento della soglia di sbarramento per i partiti dal sette al cinque per cento sia per il Majilis che per i maslikhat, e l’introduzione di una quota del 30 per cento dei seggi destinata nelle liste elettorali partitiche a donne, giovani e persone con disabilità.

In palio vi sono 98 seggi nel futuro Majilis, 69 dei quali spettano a candidati delle liste di partito e 29 dei quali sono destinati ai vincitori nei collegi uninominali. Nel primo caso si sono registrati 281 candidati: 80 donne e 201 uomini, con dodici gruppi etnici rappresentati e un’età media di 45,73 anni. Nel secondo caso a concorrere sono in 435, con 359 personalità indipendenti (l’82,53 per cento) e 76 rappresentanti dei partiti (il 17,45 per cento). “Va notato come le elezioni per il Majilis abbiano destato grande interesse nella società. Lo abbiamo visto nel modo in cui i partiti politici hanno risposto all’appello per la presentazione delle liste. Nei territori, i cittadini hanno realizzato l’importanza della campagna elettorale nominando attivamente i loro candidati nei collegi con il sistema maggioritario”, ha osservato Abdirov. Ad Astana, nei due collegi uninominali, si sono presentati rispettivamente 38 e 40 candidati. Ad Almaty la corsa è per tre collegi e vede sfidarsi in uno 30 candidati, negli altri 28 e 27.

A livello nazionale saranno aperti 10.233 seggi elettorali. Si potrà tuttavia votare anche in 77 sedi estere distribuite in 62 Stati. Per le amministrative sono registrati oltre 12 milioni di elettori. La Commissione elettorale centrale ha anche registrato 793 osservatori da 12 organizzazioni internazionali e da 41 diversi Paesi stranieri. Lo scorso 3 marzo la missione di osservazione dell’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Osce) ha già pubblicato un rapporto parziale nel quale si sottolinea una più ampia partecipazione pubblica alla campagna elettorale rispetto al passato. “Sono state create tutte le condizioni per consentire agli osservatori internazionali di monitorare il processo elettorale”, ha commentato Abdirov, sottolineando che la Cec prenderà “tutte le misure necessarie affinché le elezioni si tengano nel rispetto della legge”.

“L’introduzione di un sistema misto rende le elezioni più interessanti, perché la gente sarà in grado di scegliere direttamente i propri candidati. Spero che questo si rifletta nella partecipazione popolare alle elezioni”, ha commentato l’ambasciatore della Repubblica slovacca in Kazakhstan, Robert Kirnag. “Penso sia una gran cosa vedere così tanta competizione nei collegi uninominali. Sarà molto interessante seguire le elezioni. Si tratta di una novità portata dalle ultime riforme, e credo sia un cambiamento importante”, ha detto l’ambasciatore del Canada Alan Hamson. Daniel Rosenblum, ambasciatore degli Stati Uniti ad Astana, ha ribadito il sostegno di Washington alle riforme promosse da Tokayev. “Siamo pronti a contribuire alla loro attuazione, sarebbe importante per il futuro del Kazakhstan”, ha dichiarato nell’occasione il diplomatico.

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