Ad aprile i prezzi alla produzione dell’industria diminuiscono del 4,8 per cento su base mensile e dell’1,5 per cento su base annua (era +3,7 per cento a marzo). “Ad aprile – commenta l’Istat – i prezzi alla produzione dell’industria segnano il quarto decremento congiunturale consecutivo, per altro marcato, e per la prima volta, dopo oltre due anni di crescita, flettono su base annua. Alla dinamica deflattiva contribuiscono i forti ribassi sul mercato interno dei prezzi di fornitura di energia elettrica e gas. Al netto della componente energetica, i prezzi sono stazionari su base mensile e crescono su base annua del 4,2 per cento (da +6,2 per cento di marzo). Nel comparto manifatturiero, si confermano in flessione su base annua i prezzi per coke e prodotti petroliferi raffinati e metallurgia e prodotti in metallo e, con pochissime eccezioni, si registrano rallentamenti nella crescita tendenziale dei prezzi per tutti gli altri settori, su tutti e tre i mercati di riferimento. Per le costruzioni, sia edifici sia strade, i prezzi registrano rialzi congiunturali contenuti e una crescita tendenziale in ulteriore e marcata decelerazione”. Sul mercato interno i prezzi diminuiscono del 6,5 per cento rispetto a marzo e del 3,5 per cento su base annua (da +3,0 per cento del mese precedente). Al netto del comparto energetico, i prezzi non variano in termini congiunturali e registrano una crescita tendenziale in rallentamento (+4,4 per cento, da +6,5 per cento di marzo).
Sul mercato estero i prezzi diminuiscono su base mensile dello 0,1 per cento (-0,2 per cento per l’area euro, stabili per l’area non euro) e crescono su base annua del 3,3 per cento (+2,7 per cento area euro, +3,7 per cento area non euro). Nel trimestre febbraio-aprile 2023, rispetto al trimestre precedente, i prezzi alla produzione dell’industria diminuiscono del 7,7 per cento (-10,0 per cento sul mercato interno, variazione nulla sul mercato estero). Ad aprile 2023 si rilevano incrementi su base annua per quasi tutti i settori manifatturieri: i più marcati riguardano industrie alimentari, bevande e tabacco (+9,2 per cento mercato interno, +8,7 per cento area euro, +9,4 per cento area non euro), articoli in gomma e materie plastiche (+9,6 per cento mercato interno, +7,5 per cento area euro, +4,3 per cento area non euro), industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (+8,7 per cento mercato interno) e computer e prodotti di elettronica e ottica (+13,0 per cento area non euro). Cali tendenziali su tutti e tre i mercati si registrano per coke e prodotti petroliferi raffinati (-7,3 per cento mercato interno, -4,1 per cento area euro, -11,3 per cento area non euro) e metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo (-4,4 per cento mercato interno, -8,8 per cento area euro, -7,5 per cento area non euro). Sul mercato interno, si amplia la flessione tendenziale dei prezzi per attività estrattive (-44,5 per cento) e fornitura di energia elettrica e gas (-21,4 per cento). Ad aprile 2023 i prezzi alla produzione delle costruzioni per “Edifici residenziali e non residenziali” crescono dello 0,2 per cento su base mensile e dello 0,3 per cento su base annua (da +2,5 per cento di marzo). Anche i prezzi di “Strade e Ferrovie” crescono dello 0,2 per cento su base mensile e registrano un incremento tendenziale dello 0,7 per cento (era +3,5 per cento il mese precedente).
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