A poche ore dalla fine della storica visita di papa Francesco in Iraq un nuovo attentato ha colpito la capitale Baghdad, provocando l’uccisione di una donna e almeno dieci feriti. Secondo quanto riporta la cellula per i media della sicurezza irachena, una bomba a mano è esplosa presso il ponte degli Imam, che attraversa il fiume Tigri nel nord della capitale irachena Baghdad, colpendo un gruppo di pellegrini sciiti che si recavano a piedi nel quartiere di Al Kadhimiya, per una visita di carattere religioso. In base a quanto riportano i media iracheni l’esplosione è avvenuta ieri sera lo stesso giorno in cui papa Francesco ha lasciato Baghdad dopo il viaggio apostolico di tre giorni in Iraq. L’agenzia di intelligence irachena ha riferito di aver arrestato tre membri di una cellula terroristica all’inizio della giornata che stavano pianificando un attacco suicida contro i pellegrini dell’Imam al Kadhim, la cui tomba si trova nella vicina moschea di Al Kadhimiya.
Sciiti da tutto il mondo vengono in Iraq ogni anno per visitare i suoi numerosi santuari sciiti e luoghi santi, comprese le tombe dell’Imam al Kadhim e di suo nipote Mohammed al Jawad, due delle figure più venerate dell’Islam sciita. Il comando operativo di Baghdad ha riferito che nonostante l’attacco i continueranno la loro marcia annuale verso la moschea. A seguito dell’attentato il primo ministro Mustafa al Kadhimi ha presieduto questa mattina una riunione con il Comando operativo di Baghdad a cui hanno partecipato numerosi funzionari della sicurezza e militari, per dare seguito all’attuazione delle misure di sicurezza per garantire la sicurezza dei visitatori e garantire la continuazione della cerimonia.
Intanto nel nord del Paese le forze di sicurezza dell’Iraq hanno effettuato questa mattina un’ampia operazione militare contro lo Stato islamico a sud di Mosul. La città teatro di alcuni dei più efferati massacri dello Stato islamico è stata uno dei luoghi più simbolici visitati dal Papa durante il suo viaggio durato dal 5 all’ 8 marzo. In base a quanto riportano i media iracheni nell’operazione antiterrorismo sono stati uccisi almeno 12 esponenti dello Stato islamico (Is). L’operazione è stata eseguita dalla Sedicesima divisione di fanteria delle forze armate irachene in varie località situate a sud della città, già capitale del cosiddetto “califfato” dell’Is, con l’appoggio di forze aeree della coalizione internazionale e dell’aeronautica nazionale. In particolare, dopo che i militari hanno accerchiato elementi del gruppo jihadista rifugiati nella regione montuosa di Adaya, velivoli internazionali e dell’esercito iracheno hanno bombardato l’area.
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