Iran: il ministro degli Esteri atteso ad Ankara per discutere del riavvicinamento tra Siria e Turchia

La visita del capo della diplomazia iraniana in Turchia fa seguito ai colloqui avuti la scorsa settimana con l’omologo siriano, Faysal Miqdad, e il presidente Bashar al Assad

Il ministro degli Esteri dell’Iran, Hossein Amirabdollahian, dovrebbe recarsi oggi ad Ankara, in Turchia, per discutere con alti funzionari della situazione in Siria e dei recenti sviluppi legati al riavvicinamento tra le parti siriana e turca. Lo rende l’agenzia di stampa iraniana “Irna”, sottolineando che la visita del capo della diplomazia iraniana in Turchia fa seguito ai colloqui avuti la scorsa settimana con l’omologo siriano, Faysal Miqdad, e il presidente Bashar al Assad. È in questa occasione che il ministro degli Esteri siriano ha affermato che la Siria non avrà una normalizzazione delle relazioni con la Turchia senza la fine dell’occupazione delle aree nel nord del Paese. Da parte sua, il ministro della Difesa turco, Hulusi Akar, ha precedentemente dichiarato che il percorso di normalizzazione delle relazioni tra Turchia e Siria rilanciato lo scorso 28 dicembre con l’incontro tra ministri della Difesa e capi dell’intelligence mediato dalla Russia “è in corso”. “E’ iniziato con buone intenzioni per le relazioni tra i due Paesi e la pace nella regione. La nostra speranza si sviluppa attraverso negoziati reciproci e si trasforma in una situazione che contribuirà alla pace e alla stabilità della regione”, ha affermato Akar.

Il ministro degli Esteri dell’Iran, Hossein Amirabdollahian, è atteso oggi ad Ankara, in Turchia, per discutere con alti funzionari della situazione in Siria e dei recenti sviluppi legati al riavvicinamento tra le parti siriana e turca. Lo rende noto l’emittente panaraba di proprietà saudita “Al Arabiya”, sottolineando che la visita del capo della diplomazia iraniana in Turchia fa seguito ai colloqui avuti la scorsa settimana con l’omologo siriano, Faysal Miqdad, e il presidente Bashar al Assad. È in questa occasione che il ministro degli Esteri siriano ha affermato che la Siria non avrà una normalizzazione delle relazioni con la Turchia senza la fine dell’occupazione delle aree nel nord del Paese.

La Siria non avrà una normalizzazione delle relazioni con la Turchia senza la fine dell’occupazione delle aree nel nord del Paese. Lo ha dichiarato sabato, 14 gennaio, il ministro degli Esteri siriano, Faysal Miqdad, durante la conferenza stampa a Damasco con l’omologo iraniano, Amir Abdollahian. “Non è possibile parlare di ripristino di relazioni normali con la Turchia senza rimuovere l’occupazione nel nostro Paese”, ha affermato. In merito a un possibile incontro fra il presidente siriano, Bashar al Assad, e l’omologo turco, Recep Tayyip Erdogan, il capo della diplomazia di Damasco ha detto che “dipende dalla rimozione delle cause di disaccordo”. Da parte sua, il portavoce della presidenza turca, Ibrahim Kalin, ha detto che una nuova operazione terrestre della Turchia in Siria contro le Unità di protezione dei popoli (Ypg), propaggine siriana del Partito dei lavoratori del Kurdistan (Pkk), è “possibile in qualsiasi momento”. Le dichiarazioni giungono mentre è in corso un riavvicinamento mediato da Mosca tra Damasco e Ankara. “Un’operazione di terra è possibile in qualsiasi momento, a seconda del livello di minacce che riceviamo”, ha detto ai giornalisti il consigliere per la politica estera del presidente presidente turco, Recep Tayyip Erdogan.

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