I piloti dei caccia cinesi sono addestrati da ex ufficiali dell’aeronautica tedesca (Luftwaffe), che a tal fine si sono trasferiti in Cina e “sono a conoscenza di tattiche segrete della Nato”. È quanto rivela un’inchiesta del settimanale “Der Spiegel” e dell’emittente televisiva “Zdf”, secondo cui il Comitato di controllo del Bundestag sulle agenzie di intelligence (Pkgr) è da tempo informato della questione. Al riguardo, il presidente dell’organo del parlamento federale, il deputato dei Verdi Konstantin von Notz, ha espresso la preoccupazione che gli ex militari tedeschi possano rivelare “segreti di Stato”. Secondo l’esponente degli ecologisti, questo sarebbe “un enorme rischio per la sicurezza della Germania, dell’Europa e della Nato”. Il ministero della Difesa tedesco non ha confermato l’esito delle ricerche di “Der Spiegel” e “Zdf”, ma ha comunicato che la Cina tenta di arruolare ex piloti degli Stati parte dell’Alleanza atlantica come addestratori, anche della Luftwaffe. Per il dicastero, si osserva qui “il grande pericolo” che ai piloti cinesi vengano trasmesse “non soltanto una capacità di volo di base, ma anche tattiche, tecniche e procedure rilevanti”. Secondo “Der Spiegel” e “Zdf”, sono tre gli ex ufficiali della Luftwaffe ad addestrare gli equipaggi dell’aeronautica cinese. Dopo aver lasciato il servizio militare, i tre hanno fondato società di consulenza alle Seychelles, come emerso dai “Panama Papers”.
Al termine della loro carriera, diversi piloti della Luftwaffe aprono scuole di volo private per rimpinguare la pensione, pari a circa il 50 per cento dell’ultimo stipendio. Nel 2016, i tre ex ufficiali dell’aeronautica tedesca sono stati reclutati da un’impresa di Pechino, la Lode Technology, come “consulenti per l’aviazione”. Azionista della società è Su Bin, cittadino cinese condannato negli Stati Uniti per spionaggio nel 2016 e poi estradato nel proprio Paese. Per l’Esercito popolare di liberazione, le Forze armate della Cina, Su aveva trafugato informazioni classificate su aerei militari degli Usa. Nel 2014, l’azienda di Su era stata inserita nell’elenco delle sanzioni degli Stati Uniti. Dall’inchiesta di “Der Spiegel” e “Zdf” risulta che uno dei tre ex ufficiali della Luftwaffe si è trasferito da Rostock a Quiqihar, in Cina nord-orientale. In questa località, si trova un base dell’aeronautica cinese, dove sono di stanza i caccia Jian-11. Un altro dei tre militari a riposo ha affermato di non aver rivelato alcun segreto durante l’addestramento dei piloti cinesi. L’ex ufficiale ha evidenziato che i corsi formazione sono “procedure non classificate e i metodi provengono da fonti aperte”. L’uomo ha negato ogni contatto con Su e ha dichiarato che, nel 2013, è stato autorizzato dalle Forze armate tedesche (Bundeswehr) a svolgere attività di addestratore all’estero.
Secondo la legge sulla pubblica amministrazione in vigore in Germania, i militari devono denunciare le attività private quando lasciano il servizio attivo. Il ministero della Difesa di Berlino non ha precisato se i tre ex ufficiali della Luftwaffe abbiano adempiuto a tale obbligo. Allo stesso tempo, il dicastero ha confermato che da tempo sono in corso indagini congiunte con servizi di intelligence e partner internazionali su piloti che operano in Cina. In particolare, il Servizio federale di controspionaggio militare (Mad) ha avviato un’inchiesta approfondita per scoprire dettagli sulle attività dei piloti tedeschi. A tal fine, il Mad collabora “strettamente” con il Servizio federale per le informazioni (Bnd) e l’Ufficio federale per la protezione della Costituzione (Bfv), le agenzie di intelligence eseterna e interna della Germania. Per il ministero della Difesa di Berlino, l’obiettivo è “impedire l’ulteriore reclutamento di piloti” tedeschi da parte della Cina.
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