L’Unione europea non sta finanziando la Guardia costiera libica né qualsiasi altra entità in Libia. Lo ha detto Peter Stano, portavoce del Servizio europeo per l’azione esterna (Eeas), nel corso della conferenza stampa giornaliera di Bruxelles. “Stiamo fornendo assistenza per aiutarli a migliorare le loro prestazioni in merito alle operazioni di ricerca e salvataggio, con particolare attenzione ai diritti umani”, ha detto il funzionario europeo.
“La nostra assistenza e la nostra cooperazione sono molto flessibili, il che significa che adattiamo le nostre azioni a seconda degli sviluppi sul campo e del comportamento dei partner”, ha aggiunto Stano. “Per noi la sicurezza e il salvataggio delle vite umane vengono prima di tutto. Non dimentichiamo, ancora una volta, il contesto in cui tutto questo sta accadendo. La Libia è un Paese in cui è in corso un lungo conflitto, che non rende possibili soluzioni e approcci ideali”, ha proseguito il portavoce dell’Eaes. “La priorità assoluta per l’Unione europea è quella di fare tutto il possibile per porre fine a questo conflitto e trovare una soluzione politica, perché una volta risolto sarà possibile affrontare in modo più favorevole e ottimale anche altre questioni, tra cui quella dell’immigrazione”, ha concluso Stano.
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