Slitta ancora la possibile incriminazione dell’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump, sul quale è in corso un’inchiesta da parte della procura distrettuale di Manhattan a proposito dei 130 mila dollari versati nel 2016 alla pornostar Stormy Daniels perché tacesse su una sua precedente relazione con il leader repubblicano. Lo riferisce l’emittente “Cnn”, citando due fonti secondo cui il gran giurì non si occuperà del caso durante la riunione odierna. È dunque probabile che l’inchiesta sarà conclusa la prossima settimana, quando il gran giurì sarà chiamato a esprimersi a maggioranza sulle prove raccolte dal procuratore distrettuale Alvin Bragg. L’incriminazione e l’arresto di un ex presidente sarebbe un atto senza precedenti negli Stati Uniti. Anche per questo, il gran giurì ha chiesto di ascoltare ulteriori testimonianze prima di pronunciarsi. Secondo le fonti dell’emittente “Cnn”, l’ufficio della procura distrettuali starebbe anche valutando un nuovo incontro con l’ex avvocato di Trump Micheal Cohen, che ha ammesso di essersi occupato personalmente del pagamento a favore della Daniels durante la campagna elettorale del 2016, perché smentisca la testimonianza resa nei giorni scorsi da un altro legale dell’ex presidente, Robert Costello, il quale ha riferito alla stampa di aver “distrutto” la credibilità di Cohen.
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