Il governo Draghi accelera sul dossier Alitalia, in vista dell’interlocuzione con l’Ue che sarà essenziale per il futuro del vettore aereo nazionale, e che dovrebbe tenersi nel corso della settimana. Ieri si è infatti tenuta una riunione interlocutoria a palazzo Chigi – dopo un primo scambio lo scorso 27 febbraio – tra il presidente Mario Draghi e i ministri competenti. Alla riunione erano presenti il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, il ministro dell’Economia, Daniele Franco, e il ministro del Lavoro, Andrea Orlando. Quello di Alitalia è uno dei principali dossier economici sul tavolo del nuovo governo, dopo che la Commissione europea ha frenato sul decollo della nuova compagnia, ribadendo lo scorso mese la necessità del rispetto delle regole sulla concorrenza, ossia un bando di gara aperto per assicurare la discontinuità tra Alitalia e la Newco Ita. Questo allungherebbe ulteriormente i tempi, con conseguenti ulteriori problemi di cassa per Alitalia in amministrazione straordinaria.
Intanto nel weekend una buona notizia è arrivata dall’Inps, che ha annunciato di aver pagato tutte le indennità concordate. “Nel corso del weekend e grazie a un impegno straordinario del personale dell’Istituto, sono stati pagati tutti i lavoratori Alitalia del Fondo di solidarietà trasporto aereo, secondo i termini concordati nella riunione con le parti di venerdì 26”, ha annunciato l’Istituto nazionale della previdenza sociale. Intanto, nei giorni scorsi, Giovannini e Giorgetti hanno l’intenzione di avere un vettore nazionale: “Abbiamo valutato la possibilità di portare avanti il progetto Ita ed espresso la volontà di confermare un vettore nazionale del trasporto aereo. La procedura presuppone il coinvolgimento del Parlamento, che dovrà esprimersi sul piano industriale di Ita e della Commissione europea alla quale saranno presentate proposte per la risoluzione delle questioni ancora aperte”, hanno sottolineato in una nota congiunta dopo l’incontro al Mise dello scorso 26 febbraio.
Fondamentale sarà il confronto con Bruxelles, anche se per il momento non è stata confermata la data dell’incontro tra il governo italiano e la vicepresidente esecutiva della Commissione europea, Margrethe Vestager. “La riunione” tra la vicepresidente e i ministri “non è stata ancora confermata. Quando lo sarà, verrà pubblicata in agenda”, hanno fatto sapere ieri dalla Commissione europea ma è probabile che lo scambio si tenga entro la fine della settimana.
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