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Il magistrato della Corte suprema del Brasile (Stf), Alexander de Moraes, ha sospeso per 90 giorni Ibaneis Rocha dall’incarico di governatore del Distretto federale di Brasilia, per le sue presunte responsabilità negli attacchi sferrati al palazzo della presidenza, al Parlamento e alla stessa sede dell’Stf. Azioni che “potevano solo succedere con il consenso se non la partecipazione effettiva delle autorità competenti sula sicurezza pubblica e l’intelligence, dal momento che l’organizzazione delle presunte manifestazioni era un fatto noto e conosciuto, divulgato dai media brasiliani”, ha scritto de Moraes rispondendo alla richiesta dell’Avvocatura generale dello Stato.
La decisione, notificata nella notte, segue l’accusa di “atti preparatori di terrorismo, associazione a delinquere, danno, abolizione violenta dello Stato democratico di diritto e colpo di Stato”. De Moraes, che è anche titolare delle indagini aperte da tempo sulle azioni antidemocratiche, ha assicurato che gli “verrano trovati i responsabili degli spregevoli attacchi terroristici alla democrazia e alle istituzioni repubblicane, così come i finanziatori, coloro che li hanno istigati e i funzionari, attuali e passati, conniventi e criminali”. Nella serata di domenica, Rocha aveva esonerato il responsabile della sicurezza cittadina e quindi pubblicato un video nel quale, rivolgendosi al presidente Luiz Inacio Lula da Silva, chiedeva scusa per quanto accaduto, assicurando di essere rimasto sorpreso dalla deriva presa dai manifestanti, il cui comportamento aveva definito “gravissimo”.
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